E ancora Giovanni Battista il protagonista della riflessione del Papa nella messa mattutina secondo lo schema della liturgia dell’ Avvento. Come riporta la Radio Vaticana il Papa ha parlato della vocazione alla testimonianza del Battista: “indicare Gesù”, come “lampada” nei confronti della luce, “Lampada che indica dov’è la luce, dà testimonianza della luce. Lui era la voce.

Lui stesso dice di sé: 'Io sono la voce che grida nel deserto'. Lui era la voce ma che dà testimonianza della Parola, indica la Parola, il Verbo di Dio, la Parola. Lui soltanto voce. La Parola. Lui era il predicatore della penitenza che battezzava, il battista, ma lascia in chiaro, dice chiaramente: ‘Dopo di me viene un altro che è più forte di me, è più grande di me, al quale non sono degno di allacciare i calzari. E questo vi battezzerà in fuoco e Spirito Santo’ ”.

Il “provvisorio che indica il definitivo” quindi dice il Papa una “fiaccola che non si è lasciata spegnere dal vento della vanità” e si svuota di sé fino ad essere  “nell’oscuro di una cella, in carcere, decapitato, per il capriccio di una ballerina, l’invidia di un’adultera e la debolezza di un ubriaco”.

Il Papa ha poi salutato religiosi, vescovi e anche coppie al 50° anniversario di matrimonio, con un auspicio: “E’ una bella giornata per domandarsi sulla propria vita cristiana, se la propria vita cristiana ha sempre aperto la strada a Gesù, se la propria vita è stata piena di quel gesto: indicare Gesù. Ringraziare per tante volte che l’hanno fatto, ringraziare e ricominciare, dopo il 50.esimo, con questa vecchiaia giovane o gioventù invecchiata - come il  buon vino! - dare il passo in avanti per continuare a essere testimone di Gesù. Che Giovanni, il grande testimone, vi aiuti in questa nuova strada che oggi voi, dopo la celebrazione del 50.esimo, di sacerdozio, di vita consacrata e di matrimonio, incominciate”.