“Se diciamo di non avere peccato, facciamo di Dio un bugiardo. Se tu dici che sei in comunione con il Signore, ma cammina nella luce! Ma la doppia vita no! Quella menzogna che noi siamo tanto abituati a vedere, anche a caderci pure noi. Dire una cosa e farne un’altra. Sempre la tentazione: la menzogna noi sappiamo da dove viene: nella Bibbia, Gesù chiama il diavolo padre della menzogna, il bugiardo. E per questo, con tanta dolcezza, con tanta mitezza, questo nonno dice alla Chiesa adolescente, alla Chiesa ragazza: non essere bugiarda! Tu sei in comunione con Dio, cammina alla luce. Fa opere di luce, non dire una cosa e farne un’altra, non la doppia vita e tutto questo”. Lo ha detto il Papa stamane commentando la Lettera di San Giovanni nel corso dell’omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.

Tutti noi abbiamo - ha aggiunto il Papa secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - “una parola, un avvocato, un difensore presso il Padre: è Gesù Cristo, il Giusto. Lui ci giustifica, Lui ci dà la grazia. Uno sente la voglia di dire a questo nonno che ci consiglia così: ma non è tanto una brutta cosa avere peccati? No, il peccato è brutto! Ma se tu hai peccato, guarda che ti aspettano per perdonarti! Sempre, perché Lui è più grande dei nostri peccati”.

Il Pontefice - concludendo - ribadisce: dobbiamo camminare “nella luce, perché Dio è Luce. Non andare con un piede nella luce e l’altro nelle tenebre. Non essere bugiardi. Tutti abbiamo peccato. Nessuno può dire: questo è un peccatore; questa è una peccatrice. Io, grazie a Dio, sono giusto. Soltanto uno è Giusto, quello che ha pagato per noi. E se qualcuno pecca, Lui ci aspetta, ci perdona, perché è misericordioso e sa bene di che siamo plasmati e ricorda che noi siamo polvere”. Rivolgiamoci sempre al Signore “con la verità”.