L'Angelo Custode "è sempre con noi! E questa è una realtà. E’ come un ambasciatore di Dio con noi. E il Signore ci consiglia: Abbi rispetto della sua presenza. E quando noi – per esempio – facciamo una cattiveria e pensiamo che siamo soli: no, c’è lui. Aver rispetto della sua presenza. Dare ascolto alla sua voce, perché lui ci consiglia. Quando sentiamo quell’ispirazione: ma fa questo… questo è meglio… questo non si deve fare. Ascolta! Non ribellarti a lui". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata stamane a Santa Marta nella festa liturgica degli Angeli Custodi.

L'Angelo Custode - ha aggiunto il Papa - è "un amico che noi non vediamo, ma che sentiamo e sarà con noi in Cielo, nella gioia eterna. Soltanto chiede di ascoltarlo, di rispettarlo. Soltanto questo: rispetto e ascolto. E questo rispetto e ascolto a questo compagno di cammino si chiama docilità. Il cristiano deve essere docile allo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo incomincia con questa docilità ai consigli di questo compagno di cammino".

Al Signore - ha concluso il Pontefice - "chiediamo la grazia di questa docilità, di ascoltare la voce di questo compagno, di questo ambasciatore di Dio che è accanto a noi nel nome Suo, che siamo sorretti dal suo aiuto. Sempre in cammino".