Advertisement

Il Papa: "Ogni persona deve poter godere di uno sviluppo umano e solidale"

“Non è accettabile che la decisione sulla vita e il destino di un essere umano venga affidata ad un algoritmo”. Il Papa ai partecipanti all’Incontro “Rome Call for A.I. Ethics”

Papa Francesco, udienza generale |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, udienza generale | | Vatican Media / ACI Group

“Non è accettabile che la decisione sulla vita e il destino di un essere umano venga affidata ad un algoritmo”. Con queste parole Papa Francesco accoglie in Vaticano i partecipanti all’incontro “AI Ethics: An Abrahamic commitment to the Rome Call” promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla Fondazione RenAIssance. L'evento è in corso in presso la Casina Pio IV.

In tale occasione, tre rappresentanti delle tre religioni abramitiche firmeranno la Rome Call for AI Ethics, documento nato in seno alla Pontificia Accademia per la Vita e curato dalla Fondazione RenAIssance per promuovere una algoretica, ovvero uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale.

Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e primo promotore della Call dal febbraio 2020, accompagnerà nella firma ufficiale del documento il rabbino capo Eliezer Simha Weisz (membro del Consiglio del Gran Rabbinato di Israele) e lo sceicco Abdallah bin Bayyah (presidente del Forum per la Pace di Abu Dhabi e presidente del Consiglio emiratino per la Sharia Fatwa).

La vostra concordia nel promuovere una cultura che ponga questa tecnologia al servizio del bene comune di tutti e della custodia della casa comune è esemplare per tanti altri”, dice il Papa.

“Ogni persona deve poter godere di uno sviluppo umano e solidale, senza che nessuno sia escluso", ha detto il Papa ai presenti, anche a Monsignor Paglia che ha salutato i partecipanti.

Advertisement

Per il Pontefice c'è "la necessità di vigilare e di operare affinché non attecchisca l’uso discriminatorio di questi strumenti a spese dei più fragili e degli esclusi. Ricordiamoci sempre che il modo con cui trattiamo l’ultimo e il meno considerato tra i nostri fratelli e sorelle dice il valore che riconosciamo all’essere umano”.

“La fraternità tra tutti è la condizione perché anche lo sviluppo tecnologico sia al servizio della giustizia e della pace ovunque nel mondo. Siamo tutti consapevoli di quanto l’intelligenza artificiale sia sempre più presente in ogni aspetto della vita quotidiana, sia personale che sociale. Essa incide sul nostro modo di comprendere il mondo e noi stessi. Le innovazioni in questo campo fanno sì che tali strumenti siano sempre più decisivi nell’attività e perfino nelle decisioni umane. Vi incoraggio pertanto a proseguire in questo vostro impegno”, conclude il Papa.