“Quando Dio perdona, il suo perdono è cosi grande che è come se dimenticasse. Tutto il contrario di quello che facciamo noi, delle chiacchiere: ma questo ha fatto quello, ha fatto quello, ha fatto quello…e noi abbiamo di tante persone la storia antica, media, medievale e moderna, e non dimentichiamo. Perché? Perché non abbiamo il cuore misericordioso. Fa con noi secondo la Tua clemenza, dice questo giovane Azaria. Secondo la Tua grande misericordia. Salvaci. E’ un appello alla misericordia di Dio, perché ci dia il perdono e la salvezza e dimentichi i nostri peccati”. Lo ha detto il Papa, commentando nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta le Letture del giorno.

Francesco - secondo quanto riporta la Radio Vaticana - riprendendo il Padre Nostro ha ricordato che nella preghiera diciamo "perdona i nostri debiti come noi perdoniamo ai nostri debitori. E’ un’equazione, vanno insieme. Se tu non sei capace di perdonare, come potrà Dio perdonarti? Lui ti vuole perdonare, ma non potrà se tu hai il cuore chiuso, e la misericordia non può entrare. Ma, Padre, io perdono, ma non posso dimenticare quella brutta cosa che mi ha fatto…. chiedi al Signore che ti aiuti a dimenticare: ma questa è un’altra cosa. Si può perdonare, ma dimenticare non sempre ci si riesce. Ma perdonare e me la pagherai: quello, no! Perdonare come perdona Dio: perdona al massimo”.

Il tempo forte della Quaresima - ha auspicato il Pontefice concludendo l'omelia - "ci prepari il cuore per ricevere il perdono di Dio. Ma riceverlo e poi fare lo stesso con gli altri: perdonare di cuore. E così ci avviciniamo a questa cosa tanto grande, di Dio, che è la misericordia. E perdonando apriamo il nostro cuore perché la misericordia di Dio entri e ci perdoni, a noi. Perché tutti noi ne abbiamo, da chiedere di perdono: tutti. Perdoniamo e saremo perdonati. Abbiamo misericordia con gli altri, e noi sentiremo quella misericordia di Dio che, quando perdona, dimentica”.