Advertisement

Il Papa ringrazia le famiglie che combattono le incomprensioni che le indeboliscono

Il logo del giubileo della famiglia  |  | AA Gotowskij/ CNA Il logo del giubileo della famiglia | | AA Gotowskij/ CNA

Un saluto a tutte le famiglie “con affetto e riconoscenza, specialmente in questo nostro tempo, nel quale la famiglia è soggetta a incomprensioni e difficoltà di vario genere che la indeboliscono”.

Papa Francesco, ricordando l'incontro di Filadelfia, ha salutato così le famiglie che oggi alle 12 si sono riunite in Piazza San Pietro per il loro Giubileo. E ha ringraziato i piccoli cantori che avevano animato il pellegrinaggio "un canto di Natale in onore delle famiglie".

Nella famiglia di Gesù, atentica scuola di Vangelo “ammiriamo il compimento del disegno divino di fare della famiglia una speciale comunità di vita e d’amore” e “i tratti tipici della Santa Famiglia sono: raccoglimento e preghiera, mutua comprensione e rispetto, spirito di sacrificio, lavoro e solidarietà”.

Una indicazione per le famiglie di tutti i tempi ad “accogliere i figli come dono di Dio, a generarli e educarli cooperando in modo meraviglioso all’opera del Creatore e donando al mondo, in ogni bambino, un nuovo sorriso. È nella famiglia unita che i figli portano a maturazione la loro esistenza, vivendo l’esperienza significativa ed efficace dell’amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco, della mutua comprensione, del perdono e della gioia”.

Alla gioia il Papa ha dedicato la sua riflessione prima della preghiera mariana, non casuale e fortuita, ma “frutto dell’armonia profonda tra le persone, che fa gustare la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita. Ma alla base della gioia c’è la presenza di Dio, il suo amore accogliente, misericordioso e paziente verso tutti. Se non si apre la porta della famiglia alla presenza di Dio e al suo amore, la famiglia perde l’armonia, prevalgono gli individualismi, e si spegne la gioia. Invece la famiglia che vive la gioia della fede la comunica spontaneamente, è sale della terra e luce del mondo, è lievito per tutta la società”.

Advertisement

Dopo la preghiera il Papa ha ricordato i “numerosi migranti cubani che si trovano in difficoltà in Centroamerica, molti dei quali sono vittime del traffico di esseri umani. Invito i Paesi della Regione a rinnovare con generosità tutti gli sforzi necessari per trovare una tempestiva soluzione a questo dramma umanitario”.