“ ‘Sopportare’: è più di avere pazienza, è portare sulle spalle, portare il peso delle tribolazioni. E anche la vita del cristiano ha dei momenti così. Ma Gesù ci dice: ‘Abbiate coraggio in quel momento. Io ho vinto, anche voi sarete vincitori’. Questa prima parola ci illumina per andare nei momenti più difficili della vita, quei momenti che anche ci fanno soffrire”. Questo il tema della riflessione di questa mattina del Papa nella messa a Santa Marta.

Il cristiano non soffre per “masochismo” ha detto il Papa, ma si affida al Signore che gli dona la pace. Così come San Paolo che viene perseguitato, ma nonostante mille tribolazioni resta saldo nella fede e incoraggia i fratelli a sperare nel Signore. Poi, ha spiegato il Papa  Paolo “organizza quella Chiesa”, “prega sui presbiteri impone le mani e li affida al Signore”.

Da qui la necessità dell’ affidamento: “Affidare al Signore qualcosa, affidare al Signore questo momento difficile, affidare al Signore me stesso, affidare al Signore i nostri fedeli, noi sacerdoti, vescovi, affidare al Signore le nostre famiglie, i nostri amici e dire al Signore: ‘Prenditi cura di questi, sono i tuoi’. E’ una preghiera che non sempre noi la facciamo, la preghiera di affidamento: ‘Signore ti affido questo, portalo Tu avanti’, è una bella preghiera cristiana. E’ l’atteggiamento della fiducia nel potere del Signore, anche nella tenerezza del Signore che è Padre”. Papa Francesco ha concluso ricordando che Gesù si congeda dai discepoli con le parole: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Non è una semplice tranquillità”, ma una pace che “va dentro, anche una pace che ti dà forza, che rafforza quello che oggi abbiamo chiesto al Signore: la nostra fede e la nostra speranza”.

Tre parole quindi: tribolazioni, affidamento e pace: “Nella vita dobbiamo andare su strade di tribolazione ma è la legge della vita. Ma in quei momenti affidarsi al Signore e Lui ci risponde con la pace. Questo Signore che è Padre ci ama tanto e mai delude. Continuiamo adesso la celebrazione eucaristica con il Signore, chiedendo che rafforzi la nostra fede e la nostra speranza, chiedendo di darci la fiducia di vincere le tribolazioni perché Lui ha vinto il mondo, e ci doni a tutti la sua pace”.