“Una Chiesa che si riduca all’efficientismo degli apparati di partito è già morta, anche se le strutture e i programmi a favore dei chierici e dei laici “auto-occupati” dovessero durare ancora per secoli.” Papa Francesco riprende il tema caro a Benedetto XVI che a Friburgo nel 2011 ricordò la necessaria “demondanizzazione” della Chiesa. Il Papa lo conferma nella udienza alle Pontificie Opere Missionarie che si sono riunite per la assemblea annuale.

Lo fa ricordando che  “senza l’inquietudine e l’ansia della evangelizzazione non è possibile sviluppare una pastorale credibile ed efficace, che unisca annuncio e promozione umana.” Ed è proprio nelle periferie umane  che “ la Chiesa è chiamata ad uscire per le strade e ad andare incontro a tanti nostri fratelli e sorelle che vivono senza la forza, la luce e la consolazione di Gesù Cristo”.

Il Papa ha ricordato la necessità della preghiera e il coraggio evangelico,  la testimonianza delle beatitudini: “Per favore, state attenti a non cadere nella tentazione di diventare una ONG, un ufficio di distribuzione di sussidi ordinari e straordinari. I soldi sono di aiuto ma possono diventare anche la rovina della Missione. Il funzionalismo, quando si mette al centro oppure occupa uno spazio grande, quasi come se fosse la cosa più importante, vi porterà alla rovina; perché il primo modo di morire è quello di dare per scontate le “sorgenti”, cioè Chi muove la Missione.”

Francesco ricorda invece la “energia santificatrice dello Spirito Santo, il solo capace di rinnovare, scuotere, dare impulso alla Chiesa in un’audace uscita fuori di sé per evangelizzare tutti i popoli.”