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Il Sinodo del giorno, 3 ottobre

Il discorso del Papa ai Padri Sinodali |  | Daniel Ibanez CNA Il discorso del Papa ai Padri Sinodali | | Daniel Ibanez CNA

Con la Messa solenne celebrata stamane in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha aperto la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, l’attesa sessione dedicata ai giovani

Quello che si è aperto oggi è un Sinodo speciale. E il Papa lo ha ribadito nell’omelia salutando - con la voce rotta dall’emozione - per la prima volta due vescovi cinesi che finalmente - dopo l’accordo con la Repubblica Popolare - hanno potuto partecipare dopo i ripetuti tentativi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. 

Nel suo discorso ai Padri Sinodali Francesco ha ribadito l’importanza del discernimento. “Il Sinodo - ha ricordato il Pontefice - è un esercizio ecclesiale di discernimento. Franchezza nel parlare e apertura nell’ascoltare sono fondamentali affinché il Sinodo sia un processo di discernimento. Il discernimento non è uno slogan pubblicitario, non è una tecnica organizzativa, e neppure una moda di questo pontificato, ma un atteggiamento interiore che si radica in un atto di fede. Il discernimento è il metodo e al tempo stesso l’obiettivo che ci proponiamo: esso si fonda sulla convinzione che Dio è all’opera nella storia del mondo, negli eventi della vita, nelle persone che incontro e che mi parlano”.

“Il cammino di preparazione a questo  momento - ha concluso il Papa - ha evidenziato una Chiesa in debito di ascolto anche nei confronti dei giovani, che spesso dalla Chiesa si sentono non compresi nella loro originalità e quindi non accolti per quello che sono veramente, e talvolta persino respinti. Questo Sinodo ha l’opportunità, il compito e il dovere di essere segno della Chiesa che si mette davvero in ascolto, che si lascia interpellare dalle istanze di coloro che incontra, che non ha sempre una risposta preconfezionata già pronta. Una Chiesa che non ascolta si mostra chiusa alla novità, chiusa alle sorprese di Dio, e non potrà risultare credibile, in particolare per i giovani, che inevitabilmente si allontaneranno anziché avvicinarsi”.

 

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