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In San Pietro celebrate le esequie del Cardinale Grech

Papa Francesco ha presieduto il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio

Papa Francesco, esequie Cardinale Grech |  | Vatican Media / ACI Group
Papa Francesco, esequie Cardinale Grech | | Vatican Media / ACI Group
Il Cardinale Giovanni Battista Re legge l'omelia  |  | Vatican Media / ACI Group
Il Cardinale Giovanni Battista Re legge l'omelia | | Vatican Media / ACI Group
Si sono svolti stamattina, presso l'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, i funerali del cardinale Prosper Stanley Grech, deceduto lo scorso 30 dicembre all'età di 94 anni. La Liturgia esequiale è stata celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, vice decano del Collegio cardinalizio. Al termine, Papa Francesco ha presieduto il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio.
"La notte di Natale era qui in questa Basilica a concelebrare la Messa col Santo Padre. Lunedì di questa settimana era, come di solito, a tavola con la comunità agostiniana, conversando col suo carattere affabile, e poche ore dopo il Signore l’ha chiamato a sé", commenta il cardinale Giovanni Battista Re nella sua omelia. Una morte improvvisa, dunque, ma che “non l’ha trovato impreparato”, dice ancora il cardinale, perché la sua età, “94 anni la vigilia di Natale, e la sua vita consacrata a Dio nell’Ordine di Sant’Agostino lo avevano messo in attesa dell’ultima chiamata”.
Il Decano del Collegio cardinalizio nella sua omelia ripercorre i tratti essenziali della vita del cardinale defunto, in particolare lo studio per la Teologia: fu Consultore del Dicastero per la Dottrina della Fede, a fianco dell’allora cardinale Ratzinger, membro della Pontificia Accademia Teologica, della Pontificia Commissione Biblica e dell’Associazione Patristica Internazionale.
Nell'omelia impossibile non menzionare Sant'Agostino: "In differenti occasioni – afferma il porporato - egli ha affermato che Sant’Agostino, soprattutto nel libro delle Confessioni, parla di sé, della sua esperienza, ma 'siccome si tratta dell’esperienza che l’uomo vive in ogni epoca, allora leggendo Sant’Agostino leggiamo qualche cosa di noi stessi, dei problemi della Chiesa di oggi, dei problemi della società, delle relazioni fra Stato e Chiesa e così via, perché basta leggere qualsiasi opera di Sant’Agostino che sempre si trova qualche cosa che parla direttamente al cuore".
 

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