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La fede vera? E’ accorgersi dei poveri, dice il Papa

Papa Francesco a Santa Marta | Papa Francesco durante una delle messe a Santa Marta  | CTV Papa Francesco a Santa Marta | Papa Francesco durante una delle messe a Santa Marta | CTV

Qual è la fede vera? È accorgersi dei poveri che ci sono accanto. Nella omelia mattutina di Santa Marta, Papa Francesco prende spunto dal Vangelo del giorno, in cui Gesù racconta la parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro. E invita a porsi questa domanda: “Sono un cristiano sulla via della menzogna, soltanto del dire? O sono un cristiano sulla via della vita, delle opere del fare?”

Sono le due figure sulle quali si incentra la parabola. Da una parte, l’uomo ricco, “vestito di porpora e lino finissimo”, che “conosceva i comandamenti”, andava persino tutti i sabati in sinagoga, ma nonostante la sua “certa religiosità” era “un uomo chiuso nel suo piccolo mondo (il mondo dei banchetti, dei vestiti, della vanità)” e per questo “non aveva capacità di guardare oltre.

Il ricco, insomma, “non pensava per esempio ai bisogni di tante gente o alla necessità di compagnia degli ammalati, soltanto pensava a lui, alle sue ricchezze, alla sua buona vita: si dava alla buona vita”, e “non conosceva nessuna periferia”, nemmeno “quella che era vicino alla porta della sua casa”. Era un uomo – nota il Papa – che “aveva percorso la via della menzogna”, perché “non si fidava di Dio” e curiosamente il Vangelo “non dice nemmeno come si chiamava. Soltanto dice che era un uomo ricco, e quando il tuo nome è soltanto un aggettivo è perché hai perso, hai perso sostanza, hai perso forza”.

Chi è il ricco oggi? Il Papa parla del “prete di carriera”, del “vescovo di carriera”, ovvero le persone che “ci viene di nominare con aggettivi, non con nomi, perché non hanno sostanza”. E Dio, si chiede il Papa, “non ha avuto misericordia di questo uomo, non ha bussato alla sua porta?”

Sì, risponde, perché era alla porta “nella persona di Lazzaro”, che “aveva un nome” e che “con i suoi bisogni e  le sue miserie, le sue malattie, era proprio il Signore che bussava alla porta, perché quest’uomo aprisse il cuore e la misericordia potesse entrare.  Ma no, lui non vedeva, soltanto era chiuso: per lui oltre la porta non c’era niente”.

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Da qui, la domanda del Papa, una sorta di compito a casa per la Quaresima: siamo “sulla strada delle vita o della menzogna?” Proviamo gioia “nel fare o nel dire?”

E il Papa chiede al Signore “la grazia di vedere sempre i Lazzari che sono alla nostra porta, i Lazzari che bussano al cuore, e uscire da noi stessi con generosità, con atteggiamento di misericordia, perché la misericordia di Dio possa entrare nel nostro cuore!”.