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La musica degli esuli, l' Arc Ensemble in Italia con le opere degli artisti dimenticati

L' Arc Ensemble  |  | www.rcmusic.com/performance/arc-ensemble L' Arc Ensemble | | www.rcmusic.com/performance/arc-ensemble

Una musica che diventa testimonianza di un’epoca, anzi delle tragedie di un secolo. E’ il programma musicale del concerto che il 6 maggio al Teatro Comunale di Ferrara sarà eseguito dall’ ARC Ensemble del Royal Conservatory di Toronto, uno dei gruppi camerale migliori al mondo.

Un quintetto di archi, un pianoforte e un clarinetto,  che ha portato nel mondo i repertori “nascosti” di grandi  compositori vittime dei regimi del XX secolo. Un concerto di brani  avvincenti, ma poco noti, in particolare di quattro ebrei esuli del nazionalsocialismo: gli italiani Mario Castelnuovo-Tedesco e Vittorio Rieti, poi Paul Ben- Haim ( nato con il nome di Paul Frankenburger) di Monaco di Baveria e Walter Kaufmann, di origine sudamericana.

Compositori che rappresentano un’affascinante gamma di stili e tradizioni ed identità spesso determinate dal loro stesso esilio. Tutti e quattro fuggirono dall’Europa negli anni ’30 e riuscirono a sopravvivere come musicisti professionisti, ma il loro conservatorismo musicale gli causò una sorta di allontanamento dalla ribalta, dove invece impazzava la sperimentazione musicale.

Oggi il loro repertorio è valorizzato e riscoperto dall’attento studio del Royal Conservatory di Toronto. “Uno degli scopi culturali del nazionalsocialismo - afferma Simon Wynberg, direttore artistico dell’ensamble -  era quello di sradicare la musica e , nel caso di compositori ebrei, anche coloro che l’avevano composta.  Il nostro impegno è quello di ripristinare questo repertorio perché ha un alto valore artistico e, anche morale”.

La biografia di ciascuno di questi compositori è ricca e straordinariamente diversa, cosa che chiaramente si rispecchia nella musica di ciascuno di loro. Ma tutte le loro storie cominciano con la fuga e il doloroso abbandono delle loro case e delle loro famiglie. E’ chiaramente visibile infatti come con Paul Ben-Haim, e Walter Kaufmann, che si spostarono a Tel -Aviv e Bombay , gli ambienti abbiano fortemente influenzato le loro composizioni musicali. Ben-Haim ha  integrato gli idiomi e i dialetti musicali locali in un’emozionante e nuova musica “mediterranea”. Il suo straordinario Quintetto per clarinetto ne è un esempio. Walter Kaufmann, affascinato dalle tradizioni indiane le ha traslate in molte delle sue composizioni.

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Il direttore dell’ensamble Wynberg sottolinea con acutezza come queste creazioni, che miscelavano tra loro culture differenti, abbiano richiesto molto coraggio e anche un estro geniale.

Negli ultimi 15 anni il Canadian ARC Ensamble si è dedicato alla rinascita di compositori cancellati dai regimi  del XX secolo ed in particolare dal nazionalsocialismo, e che furono poi emarginati in seguito all’esilio. L’ARC Ensamble  si è esibito nei festival europei e nordamericani più importanti: al Budapest Spring Festival, al Lincon Center Festival di New York, al Concertgebouw di Amsterdam, al Wigmore and Cadogan Halls di Londra e al Kennedy Center di Washington.  Un lavoro che ha portato l’ Ensemble a tre nomination per i Grammy. L’ARC Ensamble è composto dai migliori musicisti da camera del Canada ed è riconosciuto come uno dei migliori gruppi camerali del mondo anche per la  sua missione di ricerca, di recupero.