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L'agenda 2020? La Biblioteca Vaticana la dedica al grande incisore Piranesi

Con una attenzione speciale per i personaggi che abitano le sue incisioni

L'agenda Bav 2020 |  | BAV L'agenda Bav 2020 | | BAV

Alla fine di ogni anno si va in cerca di una nuova agenda. A dispetto dei sistemi digitali una bella agenda da mettere sul tavolo è sempre un oggetto che ci accompagna magari con qualche immagine artistica.

E allora perché non scegliere l’agenda della Biblioteca Apostolica Vaticana. Per il 2020  è dedicata, in occasione del terzo centenario della sua nascita, a Giovanni Battista Piranesi (1720–1778), incisore, architetto e teorico dell’architettura, una delle figure più influenti del panorama grafico del XVIII secolo.

La collezione delle sue opere conservate presso la Vaticana si distingue per la straordinaria consistenza numerica e qualitativa. La sua produzione viene presentata in ordine cronologico

Tra le opere due disegni attribuiti a Piranesi, un Capriccio architettonico e uno Schizzo progettuale per la decorazione del Pantheon, e la controprova dell’incisione Veduta della Piazza della Rotonda, qui pubblicata per la prima volta.

Le frasi selezionate per accompagnare le settimane del 2020 illustrano il pensiero di Piranesi e la posizione critica che eruditi e artisti a lui contemporanei e intellettuali successivi assunsero nei suoi confronti.

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Particolarmente suggestivo il contributo di Marguerite Yourcenar, che commentando le Carceri, una delle opere più note di Piranesi, scrisse: "Il vero orrore delle Carceri più che in alcune misteriose scene di tortura, è nell’indifferenza di quelle formiche umane erranti in spazi immensi, e in cui diversi gruppi non sembrano quasi mai comunicare tra loro, o neppure accorgersi della loro rispettiva presenza, e addirittura non notare affatto che in un angolo oscuro si sta suppliziando un condannato".

Proprio per mettere in luce il lato umano fortemente presente nelle stampe piranesiane, ma spesso messo in ombra e quasi schiacciato dalla imponenza delle architetture rappresentate, si sono estrapolati come dettagli da riproporre nelle pagine settimanali, laddove possibile, proprio i personaggi che “abitano” le incisioni.

La legatura prescelta è la riproduzione di un volume di recente donazione, rappresentativo del rapporto di amicizia che legava Giovanni Battista Piranesi alla famiglia Rezzonico e quindi al pontefice Clemente XIII, cui l’artista dedicò diverse opere.