"Ora andate negli ospedali, nelle case di cura e nei luoghi della sofferenza a portare l’Amore che salva impresso nella Sindone, per continuare a contemplare ogni giorno il Volto del Sofferente nei malati". È il messaggio che mons. Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ha lanciato al termine del Convegno internazionale di Pastorale della Salute che si è tenuto al Santo Volto e si è concluso domenica con il pellegrinaggio alla Sindone dei 400 partecipanti tra medici e operatori sanitari, provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Folta la delegazione del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e della Cei che ha preso parte ai tre giorni di lavoro. Dai diversi interventi del convegno è emerso il forte appello a rimettere al centro la solidarietà. "Un invito a scoprire l’Amore più grande impresso nella Sindone – ha affermato don Marco Brunetti, direttore della Pastorale della Salute della diocesi - che può salvare attraverso una rete che considera il malato come una persona e una risorsa e che la malattia e la fragilità fanno parte della vita". "Più cresce la solidarietà e l’amore in una società – ha sottolineato l’Arcivescovo mons. Nosiglia nel suo intervento - più cresce la sua forza di civiltà e progresso".

«Il Volto sofferente della Sindone – ha evidenziato don Luigi Ciotti - non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore, invita dunque ciascuno di noi a guardarsi dentro con verità, a risvegliare il proprio cuore e le proprie coscienze sulle ingiustizie di questo mondo di fronte alle quali non si può tacere». Don Ciotti ha dunque elencato alcune sofferenze del nostro tempo dalla mancanza di lavoro in particolare per i giovani al fenomeno dell’immigrazione e delle stragi del mare, dalla piaga delle droghe alle anoressie esistenziali di oggi. «Di fronte a queste sofferenze - ha commentato - non basta commuoversi, bisogna muoversi di più tutti». Alessandro De Franciscis, direttore del Bureau Medical di Lourdes, che oggi si è recato per la prima volta in visita alla Sindone, ha affrontato il tema dell’Amore che salva in rapporto al messaggio di Lourdes e al Telo sindonico. «Il mistero del dolore che contempliamo nell’uomo della Sindone – ha sottolineato - a Lourdes è ragione di guarigione. A Lourdes come davanti alla Sindone si scopre di essere amati e si riceve la capacità di amare».

"La Sindone parla di Gesù prima ancora della fede e della ricerca scientifica – ha detto nell’ultima relazione del convegno don Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone - La visita al Telo sindonico ha tratti simili al pellegrinaggio in Terra Santa dove ci avviciniamo all’esperienza terrena di Gesù per il cammino della nostra vita. Davanti alla Sindone - ha concluso - i pellegrini non avanzano richieste ma cercano un senso alle proprie sofferenze, cercano una mano da stringere che accompagna".