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L'archeologo del Nebo, il monte di Mosé e Padre Piccirillo a dieci anni dalla morte

La strada che dal Nebo va a Gerusalemme, dettaglio della copertina del libro |  | Edizioni Terra Santa La strada che dal Nebo va a Gerusalemme, dettaglio della copertina del libro | | Edizioni Terra Santa

Quindici tessere di un mosaico per raccontare uno dei grandi archeologi della storia del Medio Oriente cristiano che dei mosaici fece un mezzo di evangelizzazione.

E’ la storia di Padre Michele Piccirillo, francescano minore e archeologo. A dieci anni dalla morte di Padre Michele è stato scritto tanto, ora proprio come in uno dei suoi amati scavi sul Nebo, emerge ancora qualche dettaglio umano, emotivo, che raccontano l’uomo.

A scrivere La strada del Nebo. Storia avventurosa di Michele Piccirillo francesscano archeologo”. è Alberto Friso, giornalista e scrittore che nel 2016 aveva raccontato il “romanzo” della vita di Padre Michele: “Il cielo sotto le pietre”.

Certo sono pochi gli archeologi che possono vantare di essere stati ispiratori addirittura di una serie di romanzi come quelli di Franco Scaglia con quel protagonista Padre Matteo, che tanto ricorda Padre Michele.

Ma della sua vita intima, delle sue tante avventure umane si capisce di più leggendo questo ultimo libro, questo mosaico che mette al centro il Nebo, il monte da dove Mosé vede la Terra Promessa.

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E del resto il Nebo dove Piccirillo ha vissuto e scavato, quella altura da dove inizia la grande depressione che porta al Giordano da dove si risale verso Gerusalemme, è il simbolo di un cammino  che aspira alla pace. I pellegrini che arrivano vedono un luogo come lo ha voluto Padre Michele, con gli scavi, la basilica, il museo e il luogo per il ristoro dei pellegrini.

Nel libro di Friso è in effetti Padre Piccirillo ad accompagnare il lettore, questo frate che in Giordani chiamavano “Piccirillo degli arabi”, che con il suo lavoro voleva far “parlare le pietre”, voleva che le scoperte non finissero solo in libri per le biblioteche, ma diventassero di nuovo vita. Così crea scuole di mosaico a Madaba, organizza un laboratorio per giovani a Gerico, promuove l’artigianato che dalle cose antiche trae ispirazione per cose sempre nuove.

E c’è una tessera di questo mosaico di Padre Michele che non va dimentica: la sua ironia. Non anticipo nulla. Meglio guardare con attenzione le bellissime foto che completano il libro: foto di famiglia, foto di scavo, foto di gradi personaggi al Nebo, e un delizioso disegno che forse rappresenta meglio di molte parole il carattere di Padre Michele.

Il libro è edito dalle Edizioni di Terra Santa ed è disponibile anche in e-book.