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L'Azione cattolica e il Concilio, cinquant'anni dopo

La sera dell' apertura del Concilio |  | Azionecattolica.it La sera dell' apertura del Concilio | | Azionecattolica.it

Si terrà il 4-5 dicembre a Roma, presso la Domus Mariae, via Aurelia 481, il convegno Il Concilio in azione. La recezione dell’Azione cattolica nelle chiese d’Italia. Il simposio porta a compimento un progetto complessivo messo a punto nell’ormai lontano 2010 dall’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI in vista del 50° anniversario del Vaticano II. Partecipano: Raffaele Cananzi, Matteo Truffelli, Maurilio Guasco, Giorgio Vecchio, Paolo Trionfini, Marta Margotti, Guido Formigoni, Giovanni Vian, Ernesto Preziosi, Giampaolo D’Andrea, Giancarlo Pellegrini, Massimo Papini, Augusto D’Angelo, Giuseppe Palmisciano, Francesco Sportelli, Francesco Lomanto, Luca Lecis.

Le tappe che hanno scandito il progetto rendono tangibilmente presente l’articolazione, che si è snodata per restituire un quadro ricco, ancorché non esaustivo, sul contributo offerto dall’Azione cattolica alla preparazione, celebrazione e recezione del Concilio.

Infatti, in una prima fase, si è lavorato al completamento del riordino e della predisposizione degli strumenti per la consultazione di una serie di fondi archivistici, indispensabili per supportare la ricerca degli studiosi coinvolti. Successivamente, nel 2012, in apertura delle celebrazioni della ricorrenza dell’apertura del Vaticano II, è stato promosso, insieme alla rivista «Dialoghi» e all’Istituto Vittorio Bachelet, il seminario metodologico Il Concilio davanti a noi, per affinare il quadro interpretativo dentro al quale collocare gli approfondimenti necessari, con le relazioni di Cataldo Zuccaro, Francesco Sportelli e Piergiorgio Grassi.

Su questo solco, è stato avviato il censimento sistematico dei discorsi di papa Roncalli sull’associazione, confluito in «Il cammino è quello giusto». Giovanni XXIII all’Azione cattolica, al quale ha fatto seguito, in una linea di continuità, la raccolta degli interventi di papa Montini, condensati in «Sempre più degna della sua storia bellissima». Paolo VI all’Azione cattolica: entrambi i volumi, curati da Simona Ferrantin e Paolo Trionfini, presentano, in forma completa, lo sviluppo del magistero dei papi del Concilio. In occasione dell’uscita di quest’ultimo lavoro, alla vigilia della beatificazione di Paolo VI nel 2014, è stata promossa una presentazione con gli interventi di Matteo Truffelli, Giovanni Maria Vian e mons. Paolo Rabitti. Un altro filone coltivato ha mirato alla ricostruzione della cultura della «generazione del Concilio», che ha preso forma nel saggio di Giorgio Campanini su La Gioventù cattolica e la “svolta” conciliare, incentrato sulla storia del periodico del ramo giovanile maschile.

Il progetto di ricerca ha poi conosciuto una proiezione pubblica nel Convegno Il futuro dalla forza del Concilio. Il Vaticano II e l’Azione cattolica, promosso congiuntamente alla Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana e l’Istituto Vittorio Bachelet, che si è tenuto il 7-8 febbraio 2014: attraverso l’intreccio di riconosciute competenze storiografiche e teologiche, Giuseppe Dalla Torre, Alberto Monticone, Paolo Trionfini, Matteo Truffelli, Piergiorgio Grassi, Vittorio De Marco, Domenico Sigalini, Lorenzo Caselli, Giacomo Canobbio, Angelo Bertani, Stella Morra, Salvador Pié-Ninot, Marco Ivaldo, Gian Candido De Martin, Franco Miano, Vania De Luca, Roberto Repole, Lisa Moni Bidin ed Emilio Inzaurraga hanno tracciato un’ampia panoramica sul rapporto tra l’associazione e l’eredità conciliare, cercando al contempo di individuare come il lascito la interpelli nell’oggi.

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L’approdo finale del progetto confluirà, appunto, nel convegno che cade esattamente a ridosso del 50° anniversario della conclusione del Vaticano II. L’intento che sottende l’iniziativa è di mettere a fuoco l’apporto dell’Azione cattolica alla recezione del Concilio, indagandone in particolare, alla luce della nuova ecclesiologia, le peculiarità nel contesto delle chiese locali. Sarà un’occasione importante per comprendere come, passando attraverso un «vero e proprio cambio di civiltà», che portava all’eclissi delle tradizionali caratteristiche della «nazione cattolica», per riprendere un’acuta disanima di Vittorio Bachelet, l’associazione sia riuscita ad assolvere alla propria vocazione di «educazione del popolo» laddove esso concretamente viveva.