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Le sfide della sinodalità per i consacrati

Alcuni momenti dei lavori del convegno  |  | CIVSVA
Alcuni momenti dei lavori del convegno | | CIVSVA
Alcuni momenti dei lavori del convegno  |  | CIVSVA
Alcuni momenti dei lavori del convegno | | CIVSVA

“Dobbiamo continuare a camminare insieme, in sinodalità, perché lo Spirito Santo parla dove c’è questa armonia di vita fraterna”.  Con questo invito il cardinale De Aviz, Prefetto della Congregazione per la vita consacrata a conclusione dei lavori del Convegno internazionale “Consecratio et consecratio per evangelica consilia”.

Un recupero del magistero del Concilio Vaticano II per una maggior collaborazione tra dicasteri è stato il tema dell’intervento conclusivo di  José Rodríguez Carballo, OFM; Arcivescovo Segretario CIVCSVA : “La consacrazione è una realtà dinamica, in itinere… È una identità in relazione, perché il carisma ha un aspetto relazionale. Possiamo essere l’aurora della Chiesa – come ieri ci ha detto il Papa – se camminiamo insieme, in comunione con la Chiesa e in comunione con il mondo”.

Molte le testimonianze di consacrati e consacrate di tutto il mondo  che si sono incontrati condividendo riflessioni ed esperienze sui temi della consacrazione, del carisma, della fraternità e della missione.

“L’esperienza che sto facendo in questi giorni – ha detto Kris Van Damme, consacrato della Famiglia spirituale l’Opera - è di vedere e di incontrare una grande diversità di carismi e di modi di vivere e di intendere la consacrazione. Nonostante la diversità vedo l’unità per amore di Cristo e l’impegno per la Chiesa e una forte esperienza dello Spirito Santo”.

Gli fa eco Jeanne Marie Cooper, 33 anni, consacrata dell’Ordo Virginum da circa 10 anni, che svolge la sua professione di giudice e coordinatrice del tribunale matrimoniale nella Diocesi di Winona-Rochester: “In questo Convegno mi sono sentita incoraggiata dall'apertura della Congregazione verso le varie forme di vita consacrata, come l’Ordo Virginum, che sono nuove realtà nella vita della Chiesa. È stata anche una gioia incontrare altre vergini consacrate da tutto il mondo e scoprire quanto simili siano le nostre esperienze personali, nonostante i nostri diversi contesti culturali”.

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