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LoppianoLab 2016: ricchi di solidarietà ma poveri in partecipazione

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Al via il 30 settembre la VII edizione di LoppianoLab con oltre un migliaio di partecipanti. Esperti e personalità del mondo della cultura, dell’economia e della politica progettano l’Italia di oggi e di domani in sinergia con la società civile.

È vero che siamo un Paese solidale solo nelle emergenze e nelle tragedie? Che siamo una nazione di immigrati, quelli che arrivano in gommone, ed emigranti, quelli che invece se ne vanno, i giovani, sia gli uni che gli altri in cerca di futuro? Solidali, quindi, ma con un problema: se siamo il popolo dei “piccoli ma tanti”, l’Italia accusa da anni una forte perdita d’interesse nell’impegno politico.

Una prospettiva a cui LoppianoLab 2016 vuol dare piena visibilità. Lo farà grazie alle centinaia di voci, progetti, iniziative sociali, solidali, civile, economiche e culturali che sono la spina dorsale di “Scandaglieremo povertà e ricchezze dell’Italia – spiega Michele Zanzucchi, direttore del periodico dei Focolari “Città Nuova” e membro del comitato scientifico di LoppianoLab – avvalendoci la formula collaborativa ormai tipica di LoppianoLab: esperti, professionisti, personalità del mondo dell’economia, della politica e della cultura rifletteranno insieme alla società civile per mettere a frutto le forze sotterranee e manifeste costituite dalle migliaia di associazioni, singoli e comunità che mandano avanti le nostre città. Sarà l’occasione per far emergere l’Italia che progetta non dal basso o dall’alto, ma insieme”.

Saranno tre gli appuntamenti di punta della manifestazione, trasmessi in diretta streaming su loppiano.it: All’Auditorium di Loppiano alle ore 20.45 il Focus : “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri”. Dialogo su innovazione tecno-scientifica, sviluppo e povertà con: Leonce Bekemans, Cattedra Jean Monnet, Coord. accademico Centro Diritti Umani, Dialogo Interculturale e Governance, Università Padova; Pasquale Ferrara, diplomatico, docente di Diplomazia e Relazioni internazionali, Università LUISS, Roma e Istituto Universitario Sophia e altri esponenti.

Sabato 1 ottobre all’Auditorium Loppiano  alle ore 15.30 Focus “La povertà delle ricchezze e la ricchezza delle povertà”. Un cambio di prospettiva radicale sulla società e sul mondo: quella delle povertà. Al fianco di chi l’indigenza la vive sulla propria pelle per scorgere le tante forme di ricchezza di cui spesso la povertà è portatrice per i singoli e le comunità. Con Leonardo Becchetti, economista, Università di Roma 2 Tor Vergata; Pasquale Calemme e Melania Cimmino, Fondazione di Comunità San Gennaro ONLUS; Nicolas Delâtre, responsabile delle attività lavorative, Village Sain Joseph e altri.

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"Solo una cittadinanza attiva, critica e consapevole è in grado di risolvere la crisi della democrazia rappresentativa - lo afferma Silvio Minnetti, coordinatore del Movimento Politico per l’Unità (MPPU) - al laboratorio “Io sto col referendum. Le ragioni del sì, le ragioni del no per un voto informato e ragionato”, uno dei spazi di riflessione e progettualità che caratterizzano questa VII edizione di LoppianoLab, il laboratorio culturale promosso dal Movimento dei Focolari in Italia.

I costituzionalisti Salvatore Curreri (Università di “Kore”-Enna) e Raniero La Valle (giornalista, Comitati Dossetti per la Costituzione), hanno esposto i contenuti referendari da prospettive diverse: “Se non vogliamo continuare a votare alla ricerca disperata di una maggioranza, bisogna accettare governi di coalizione o un sistema politico in cui si decide chi deve vincere le elezioni – ha affermato Curreri. La Valle, per il fronte dei NO, sostiene invece che se vincerà il Sì avremo un Senato depotenziato, non più in grado di garantire una democrazia parlamentare.  Il sen. Giovanni Endrizzi (M5S) ha denunciato la concentrazione del potere nelle mani di un solo uomo, che sta rischiando di invertire il rapporto del potere legislativo: dal Governo al Parlamento e non viceversa.

L’On. Antonio Palmieri (FI) sostiene che questa riforma porta meno democrazia e più confusione; riduce il federalismo e si schiacciano le Regioni. Stigmatizza il numero di firme necessario (150.000) per presentare proposte di legge popolare.

“Non si tratta della riforma di Matteo Renzi, ma è la riforma del Parlamento” - ha dichiarato l’On. Edoardo Patriarca (PD) – “una riforma costituzionale renderà la nostra Repubblica più efficiente e partecipata”.

Il ricco dibattito seguito con le centinaia di partecipanti ha evidenziato la ricchezza che emerge da posizioni diverse: “la Costituzione deve venir fuori da questa dialettica” – ha concluso Minnetti (MPPU).

Domenica 2 ottobre all’Auditorium Loppiano alle ore 9.30 Focus sull’Economia Comunicazione Unità. Una prassi ed una cultura economica improntate alla comunione, alla gratuità ed alla reciprocità. Un gruppo editoriale che vuole essere fermento culturale e comunicativo nella società contemporanea valorizzando quanto contribuisce alla fraternità universale. Con: Luigino Bruni, economista, coordinatore internazionale progetto Economia di Comunione; Fabio Colagrande, Radio Vaticana; Eva Gullo, presidente di E. di C. Spa; Florencia Locascio, EoC – International Incubating Network; Giulio d’Onofrio, docente di Storia della filosofia medievale e altri esperti.

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