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Lotta alla mafia, dal Papa il Parlamento della legalità internazionale

I ragazzi del Parlamento con monsignor Pennisi |  | La Discussione I ragazzi del Parlamento con monsignor Pennisi | | La Discussione

Papa Francesco riceverà in udienza il “Parlamento della Legalità Internazionale” il prossimo 16 marzo prossimo in occasione della Udienza generale del mercoledì.

Da tempo che l’associazione è in contatto con la Santa Sede per far conoscere al Papa gli obiettivi del movimento con la promozione della cultura della vita che si avvale del sostegno e della assistenza spirituale di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

Sono tantissime le lettere inviate alla Residenza Santa Marta scritte dai giovani del Parlamento della Legalità Multietnico, composto da giovani provenienti da diversi Paesi del mondo e che a Palermo hanno trovato accoglienza e cultura.

Papa Francesco ha avuto parole di affetto e di incoraggiamento benedicendo il lavoro quotidiano di quanti sono testimoni di una cultura di solidarietà e fraternità. “Grati per questo gesto di affetto - dice Nicolò Mannino - abbiamo chiesto al Prefetto della Casa Pontificia di incontrare Papa Francesco all’Udienza del prossimo 16 marzo, mentre ci accingiamo a vivere la Settimana della Legalità  e con gioia e commozione abbiamo ottenuto la risposta positiva”.

 La delegazione nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale sarà composta da duecento persone. “Abbiamo già avviato la macchina organizzativa - precisa Salvatore Sardisco, - e siamo certi che sarà un singolare momento di crescita e di grazia. Con noi quanti in questi anni hanno collaborato per diffondere nelle varie regioni un a cultura di pace, fratellanza e solidarietà”. 

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l Centro Studi Parlamento della Legalità, fondato e coordinato da Nicolò Mannino che ne è l’ideatore, nasce dopo anni di intensa attività culturale antimafia ancor prima delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.

Una collaborazione intensa negli anni si è sviluppata proprio con Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto.

In questi anni tanti studenti, uomini di ogni settore politico culturale, esponenti del mondo ecclesiale ed istituzionale, magistrati e ministri hanno contribuito positivamente alla crescita e alla conoscenza del Centro Studi Parlamento della Legalità, dando vita a iniziative culturali in diverse regioni d’Italia.