Roma , martedì, 11. novembre, 2025 16:00 (ACI Stampa).
Leone XIV vedrà la mostra preparata per il Meeting di Rimini 2025 e dedicata ai 1700 del Credo di Nicea nella Cattedrale cattolica di Istanbul. Luce da Luce, il titolo è anche una delle affermazioni del Credo. La mostra in questi giorni è allestita a Roma nella Sede della Università della Santo Croce, una delle istituzioni che ha allestito i grandi pannelli della esposizione che sono una vera mostra itinerante. Al Meeting di Rimini sono arrivati in 10 mila a visitarla.
Come ricordano i curatori nel 325 d.C. a Nicea si tenne il primo evento ecumenico della storia della cristianità, da cui scaturì una professione di fede condivisa che da 1700 anni rappresenta per i cristiani un elemento in cui identificarsi e trovare unità. La mostra offre un percorso storico, teologico e spirituale attraverso gli eventi connessi al Concilio di Nicea, mirato a riconoscere come la presa di coscienza della verità che Dio “è” Padre e non solo “fa” il Padre cambia la prospettiva sul mondo, mettendo l’essere figli e l’amore al centro di ogni cosa e offrendo attraverso il simbolo della fede mattoni sempre nuovi per costruire nel deserto.
La mostra è curata da Leonardo Lugaresi, Giulio Maspero, Paolo Prosperi, Ilaria Vigorelli, con la collaborazione di Samuel Fernández.
“La mostra- spiegano gli organizzatori- introduce ad una parte della nostra storia che è all’origine proprio del Giubileo che stiamo vivendo. La speranza che ci viene offerta, infatti, non è quella di una favola, ma ha origine in un dramma e un percorso, in alcuni passaggi faticoso, per accogliere il dono della rivelazione che Gesù di Nazareth è il Figlio di Dio, cioè che è eterno come Suo Padre. La crisi ad Alessandria di Egitto, che ha portato poi al concilio di Nicea nell’odierna Turchia, con tutti gli eventi anche ad essa successivi, rappresentano un percorso che può essere considerato liberante. Infatti, l’essere umano è sempre in tensione tra il proprio desiderio di infinito e i limiti che lo caratterizzano. Senza la verità proclamata a Nicea, l’uomo sarebbe assurdo, come ha scritto anche Gregorio di Nazianzo, un Padre della Chiesa fondamentale per la ricezione del concilio”.
Molto interessante è il catalogo della mostra che fino al 25 novembre sarà allestita alla PUSC.








