“Il lavoro – spiega in una nota la segretaria nazionale del Mlac Simona Loperte - non è semplicemente un principio, ma è un valore fondante riconosciuto anche dalla nostra Repubblica come indispensabile all’apporto delle capacità di ciascuno per costruire il Paese”.

“Ecco che allora la festa del 1° maggio – continua Loperte - diventa occasione per noi di testimonianza e annuncio di una lotta per la costruzione di cammini di Speranza. Soprattutto per tutti quei giovani, generazioni intere, spesso desolatamente rassegnate o sfruttate in rapporti di lavoro precari, di lavoro a nero. Impossibilitati ad inserirsi in un mercato del lavoro che nonostante i numerosi tentativi di riforma stenta ad essere in grado di premiare le capacità, il merito, la dedizione; piuttosto garantisce le appartenenze, i giochi di potere, allontanandosi inesorabilmente non solo dai princìpi della Dottrina Sociale della Chiesa ma anche dalle indicazioni della Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO), per la promozione del lavoro dignitoso”.

Nell’occasione il Movimento lavoratori di Ac ha organizzato, in tutta Italia, veglie di preghiera “per ridere ancora l’impegno del Movimento nel realizzare una pastorale di ambiente capace di interpretare e mettere in pratica le continue sollecitazioni di Papa Francesco, che non perde occasione di stimolare la comunità cristiana e civile invitandola a lottare perché a nessuno manchi il lavoro, manchi la dignità di portare a casa il pane”.