Nella Chiesa del Gesù a Roma i Gesuiti hanno concelebrato la Messa di ringraziamento per l'eelzione del nuovo Preposito Generale, Padre Arturo Sosa Abascal, che ha presieduto il rito. Tra i concelebranti anche il Superiore uscente, Padre Adolfo Nicolas Pachon.

"L'audacia di cui abbiamo bisogno - ha ricordato il Preposito Generale nell'omelia - può sgorgare solo dalla fede, perciò dobbiamo guardare a Dio. Il gesuita abbia negli occhi sempre Dio. Dobbiamo avere il cuore in sintonia con il Padre misericordioso, il cuore di ciascuno di noi è il cuore stesso della Compagnia. Dobbiamo avere la fede di Maria e avremo l'audacia di cui abbiamo bisogno. Come Santa Teresa d'Avila, di cui ricorre oggi la memoria liturgica - fidiamoci di Dio per intraprendere l'improbabile e l'impossibile. Rispondiamo come Maria, avvenga di me quello che hai detto. Così come ha fatto Sant'Ignazio".

Oggi - ha aggiunto Padre Sosa - "dobbiamo lavorare per una umanità riconciliata che viva in una casa comune ben curata, dove tutti siamo figli di un unico Padre. Ribadiamo la convinzione di Sant'Ignazio: dobbiamo svilupparci con la mano Onnipotente di Dio. La Congregazione Generale continuerà, conserverà e aiuterà il corpo della Compagnia. Dobbiamo avere profondità intellettuale per avere creatività. Pensare per capire questo momento storico e lavorare per superare la povertà e l'oppressione. Dobbiamo approfondire la teologia e la fede".

"Come gesuiti - ha concluso - non siamo soli, siamo compagni di Gesù. Dobbiamo condividere le sofferenze con chi soffre. Vogliamo aumentare la collaborazione ma non per non perdere prestigio, dobbiamo collaborare con chi è dentro e fuori la Chiesa. In questo cammino troveremo nuovi compagni e per questo dovremo aumentare la nostra preghiera e offrire la formazione adatta per i nuovi gesuiti, avendo presente l'importanza della interculturalità".