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Papa a Philadelphia, Chaput: “La presenza del Papa, un dono per tutti”

Arcivescovo Charles J. Chaput | Arcivescovo Charles J. Chaput | Joaquín Peiró Pérez / ACI Group Arcivescovo Charles J. Chaput | Arcivescovo Charles J. Chaput | Joaquín Peiró Pérez / ACI Group

La presenza di Papa Francesco nella città americana luogo di nascita del principio della libertà religiosa, è “un dono per tutti, al di là della tradizione di fede di ciascuno.” Si esprime così l’Arcivescovo Charles J. Chaput di Philadelphia, in una dichiarazione rilasciata il 30 giugno, poco dopo l’annuncio ufficiale del programma della visita di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti.

L’arcivescovo Chaput è stato membro del comitato organizzatore della visita di Papa Francesco negli Stati Uniti, insieme all’arcivescovo Carlo Maria Viganò, nunzio apostolico negli Stati Uniti; all’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite; al Cardinal Donald Wuerl, arcivescovo di Washington; all’arcivescovo Joseph Kurtz di Louisville, presidente della Conferenza Episcopale USA; al Cardinal Timothy Dolan, Arcivescovo di New York; e a Monsignor Ronny Jenkins, segretario generale della Conferenza Episcopale USA.

Philadelphia sarà l’ultima tappa di un viaggio di sei giorni negli Stati Uniti, che vedrà Papa Francesco toccare le città di Washington, New York e Philadelphia, con molti incontri pubblici e due incontri ‘istituzionali:’ lo ‘speech’ che il Papa terrà di fronte al Congresso USA in sessione congiunta il 24 settembre, e il discorso alle Nazioni Unite del 25 settembre.

Spiega l’Arcivescovo Chaput che “i piani di Papa Francesco per la visita a Philadelphia integrano, senza soluzione di continuità, momenti pubblici a incontri più intimi che sono profondamente pieni di grazia. È un itinerario che dice: ‘Cammino con voi, e così fa il Signore’. Dice: ‘Abbracciate la vostra fede e abbracciatevi gli uni gli altri come figli di Dio.’ Dice: ‘Dio perdona.’ E dice: ‘Venite a celebrare insieme.’”

Aggiunge l’arcivescovo Chaput: “Il tempo del Santo Padre con noi sarà un vero dono per tutti, senza distinzione di fede. I molti pellegrini presenti a settembre sperimenteranno un momento come non ce ne sono stati nella storia della nostra città.”

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“La presenza del Santo Padre sarà elettrica e carismatica. Ha il potere di trasformare tutti noi in maniera profondamente positiva. Sarà nostra responsabilità condivisa prendere quel dono e usare tutto ciò che impariamo da questo momento per costruire una Chiesa migliore e una società più forte,” afferma l’arcivescovo di Philadelphia.

L’arcivescovo Chaput conclude che “tutti dovrebbero essere orgogliosi” del fatto che Papa Francesco va negli Stati Uniti principalmente per l’Incontro Mondiale delle Famiglie, e chiede di unirsi a lui nelle preghiere “per assicurarci che siamo pronti ad accogliere Papa Francesco