Come ha detto spesso Papa Francesco la saggezza degli anziani è un dono di Dio. Lo sanno anche i vescovi che si recano ad incontrare il Papa emerito Benedetto XVI  e possono avere con lui un fruttuoso colloquio. L’ultimo vescovo italiano in ordine di tempo ad incontrare Benedetto è stato Giuseppe Morosini, Arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria-Bova. Il racconto della visita è  pubblicato da lameziaclick.com, giornale on line calabrese che riporta alcuni contenuti del colloquio. l’Arcivescovo di Reggio Calabria ha portato al Papa il suo ultimo libro “L’Enciclica Lumen Fidei e l’analisi dell’atto di Fede”, un volume, edito da Rubbettino, che raccoglie numerosi spunti di meditazione sul testo della prima enciclica della storia della Chiesa che è stata scritta a quattro mani tra Benedetto e Francesco. “Il Papa emerito mi ha confermato che l’Enciclica Lumen Fidei è stata scritta a quattro mani”, racconta Mons. Morosini, “iniziata da Ratzingher e poi conclusa da Bergoglio. Io ho voluto ringraziarlo perché questo documento esprime in linguaggio semplice quello che possiamo definire un vero e proprio trattato di teologia fondamentale”.

Il libro dell’ arcivescov Morosini nasce da alcune meditazioni tenute a sacerdoti subito dopo la promulgazione della Lumen Fidei. Morosini raccontante che durante il colloquio Papa Benedetto ha chiesto informazioni sul Sinodo diocesano, ed ha assicurato la sua preghiera, in particolare durante l’assemblea sinodale di fine marzo, “perché i giovani abbiano il coraggio di distinguersi rispetto alla cultura dominante, spesso relativista, e di andare contro corrente, trovando nella fede le loro energie primarie”.

Papa Benedetto si è informato particolarmente sull’impegno della Chiesa di Calabria contro la ‘ndrangheta. L’arcivescovo ha spiegato come si è arrivita alla nota pastorale sui rapporti tra Chiesa e Mafia del 2 gennaio scorso. Semplice e incoraggiante la risposta del Papa emerito: “in questi casi il vostro lavoro è veramente difficile, ma in queste circostanze prevalga la fede nel Signore. Non dobbiamo dimenticarci che abbiamo Cristo dalla nostra parte”.