"La prima cosa che Gesù dice a ciascuno è siate santi". Lo scrive il Papa in un messaggio, pubblicato dalla Conferenza episcopale portoghese, inviato al 25° Pellegrinaggio Nazionale dei ministranti del Portogallo che si è svolto a Fatima.

"Nella Santa Messa - ricorda Francesco - quel piccolo granello di pane diventa il Corpo di Cristo e il vino nel calice diventa il Sangue di Cristo. Ogni volta che ti avvicini all'Altare, hai la fortuna di collaborare strettamente per questo miracolo. I tuoi occhi non vedono Gesù, ma il cuore e le labbra lo adorano, come ci facevano ripetere le nostre mamme e catechiste. È vero! Gesù è lì reale e perfettao come è in paradiso; e, vedendoti, deve riconoscere un angelo. Ti comporterai come dovresti al servizio delle cose sante".

Siate originali, ha suggerito ancora il Papa, citando la figura del Beato Carlo Acutis, "quando si tratta di imitare i Santi, non significa copiare il loro modo di essere e di vivere la santità: devi scoprire chi sei e sviluppare il tuo modo personale di essere santo, indipendentemente da ciò che dicono e pensano gli altri. Farsi santo è diventare più pienamente te stesso, quello che Dio ha voluto sognare e creare, non una fotocopia. La tua vita deve essere uno stimolo profetico che ispira gli altri, che lascia un segno in questo mondo, quel segno unico che solo tu puoi lasciare. Mentre, se copi, priverai questa terra e anche il cielo di ciò che nessun altro può offrire al tuo posto".

Francesco, infine, ricorda la figura di San Giuseppe che "mette da parte i suoi piani per seguire Dio: invoca fiducioso e imita con zelo san Giuseppe, per servire sempre con dignità il miracolo della discesa di Gesù nella terra che si compie quotidianamente nei nostri altari".