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Papa Francesco ai vescovi del Brasile: “Il COVID non è il solo virus”

In un messaggio alle 58esima Assemblea Nazionale dei Vescovi del Brasile, Papa Francesco mette in guardia dagli altri virus che colpiscono la società

Papa Francesco, videomessaggio | Papa Francesco durante il videomessaggio ai vescovi del Brasile | Vatican News Papa Francesco, videomessaggio | Papa Francesco durante il videomessaggio ai vescovi del Brasile | Vatican News

Non solo il coronavirus. La lotta deve essere anche contro un altro virus che colpisce la società, come il virus dell’indifferenza. Lo dice Papa Francesco rivolgendosi in un videomessaggio ai vescovi del Brasile riuniti nella loro 58esima Assemblea Generale.

Il messaggio di Papa Francesco comincia con un messaggio di vicinanza alle centinaia di migliaia di famiglie che piangono la perdita di un loro caro, e con un pensiero ai vescovi che sono morti vittime del COVID.

Papa Francesco sottolinea che “questo andarsene senza poter salutare, questo andarsene nella solitudine più spogliata è uno dei dolori più grandi che hanno quelli che ci lasciano”.

Il Papa ricorda che “la vittoria del Signore Gesù sulla morte e il peccato risuona dentro di noi”, che l’annuncio pasquale è un annuncio “che rinnova la speranza nei nostri cuori”, perché Gesù ha vinto la morte e così “la nostra fede in Cristo risuscitato ci mostra che possiamo superare questo tragico momento”, e la nostra speranza “ci dà la forza di rialzarsi”.

La carità “porta a piangere con quelli che piangono e a dare una mano, soprattutto a quelli che hanno bisogno, perché tornino a sorridere”, ed è la carità – aggiunge Papa Francesco – che ci “spinge come vescovi a spogliarci”. Nessuno – esorta il Papa – deve aver paura di spogliarsi, ognuno sa di che cosa. È possibile, aggiunge, “superare la pandemia e le sue conseguenze, ma lo riusciremo a fare solo rimanendo uniti”.

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Papa Francesco chiede dunque ai vescovi di restare uniti in questo momento, perché “il popolo che soffre è uno solo”. Dunque, i vescovi sono chiamati ad essere “strumento di riconciliazione, strumento di unità”, e questa è la missione della Chiesa del Brasile, oggi più che mai”.

Per questo motivo, sottolinea il Papa, si devono mettere da parte “divisioni e disaccordi”, incontrandosi “nelle cose essenziali”, in modo da ispirare “non solo i fedeli cattolici, ma anche altri cristiani, e tutti gli uomini e donne di buona volontà a tutti i livelli della società, incluso il livello istituzionale e di governo” a lavorare uniti “per superare non solo il coronavirus, ma un altro virus che da tempo infetta l’umanità: il virus dell’indifferenza che nasce dall’egoismo e genera ingiustizia sociale”.

Si tratta di una “sfida grande”, da fare nel nome di Gesù che è “la nostra base, la nostra forza, la nostra unità”, al quale il Papa chiede che l’assemblea generale “dia frutti di unità e riconciliazione per tutto il popolo brasiliano”, una unità “che non sia uniformità, ma che sia armonia, una unità armonica che può dare solo lo Spirito Santo”.