Con una lettera firmata da San Giovanni in Laterano lo scorso 3 luglio Papa Francesco ha ribadito alla Chiesa cattolica siro-malabarese  “approvazione e incoraggiamento” per gli sforzi volti alla celebrazione dell’Eucaristia in maniera uniforme come “passo importante per accrescere la stabilità e la comunione ecclesiale all'interno di tutto il corpo” della Chiesa indiana sui iuris.

“Nonostante alcune difficoltà, che richiedono un continuo discernimento nella vita della vostra Chiesa, le norme approvate per la celebrazione eucaristica – ha sottolineato il Papa - hanno dato frutti notevoli, anche nell'evangelizzazione in quei luoghi, specialmente nelle Eparchie missionarie”.

Esorto vivamente – ha concluso Papa Francesco - i vescovi siro-malabaresi a perseverare nel camminare insieme al popolo di Dio perché l’unità prevale su ogni conflitto. Vorrei approfittare dell'occasione del riconoscimento” delle nuove norme “per esortare tutto il clero, i religiosi e i fedeli laici ad attuare prontamente il modo uniforme di celebrare la Santa Messa per il bene e l'unità della vostra Chiesa. Possa lo Spirito Santo favorire l'armonia, la fratellanza e l'unità tra tutti i membri della vostra Chiesa mentre lavorate per attuare la decisione sinodale”.

La Chiesa siro-malabarese fa parte del variegato mondo delle chiese orientali cattoliche, essendo di rito siriaco orientale. E’ presente in India ed è retta dall’Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly, il Cardinale George Alencherry.