Il vostro lavoro "unisce la missione e la collaborazione tra gli istituti. Voi avete scelto di stare in prima linea. Perciò meritano riconoscenza le numerose congregazioni che hanno lavorato e lavorano come avanguardie dell’azione missionaria della Chiesa contro la piaga della tratta di persone". Lo ha detto Papa Francesco ricevendo le partecipanti alla 1ª Assemblea Generale di Talitha Kum – Rete mondiale della vita consacrata contro la tratta.

Al centro dei lavori - ricorda Francesco - vi sono "le grandi differenze che ancora segnano la condizione femminile nel mondo, derivate in prevalenza da fattori socio-culturali, ed i limiti del modello di sviluppo neoliberista, che con la sua visione individualistica rischia di deresponsabilizzare lo Stato. Si tratta indubbiamente di sfide complesse e urgenti, che richiedono risposte adeguate ed efficaci. So che nella vostra assemblea vi siete impegnate ad individuare proposte di soluzione, evidenziando le risorse necessarie per realizzarle. Apprezzo questo lavoro di progettazione pastorale in vista di un’assistenza più qualificata e proficua alle Chiese locali".

Francesco chiama infine le tante realtà della Chiesa a lavorare in sinergia. "Se da una parte - conclude - la responsabilità pastorale è essenzialmente affidata alle Chiese locali e agli Ordinari, dall’altra è auspicabile che questi ultimi sappiano coinvolgere nella progettazione e nell’azione pastorale le congregazioni religiose femminili e maschili e le organizzazioni cattoliche presenti nel loro territorio, così da rendere più tempestiva ed efficace l’opera della Chiesa. Nella lotta contro la tratta le congregazioni religiose stanno realizzando in modo esemplare il loro compito di animazione carismatica delle Chiese locali. Le vostre intuizioni e iniziative pastorali hanno tracciato la via di una risposta ecclesiale urgente ed efficace. I problemi di dentro si risolvono uscendo dalla strada. Dite che il Papa vi ha detto: i problemi di dentro si rivolvono uscendo sulla strada".