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Papa Francesco, che tutti condannino questi atti terroristici in Sri Lanka

Una delle chiesa distrutta dell'attentato  |  | pd Una delle chiesa distrutta dell'attentato | | pd

Prego per le numerosissime vittime e feriti e chiedo a tutti di non esitare ad offrire a questa cara nazione tutto l’aiuto necessario. Auspico altrettanto  che tutti condannino questi atti terroristici, atti disumani mai giustificabili. Preghiamo la Madonna !”

Così anche oggi Papa Francesco ha pregato per le vittime della serie di attacchi terroristici nella domenica di Pasqua nello Sri Lanka.

La prima esplosione si è verificata ieri verso le ore otto e trenta del mattino ore locale nel santuario nazionale di Sant’ Antonio a Kochchikade nella Arcidiocesi di Colombo, poco dopo una seconda esplosione si è verificata nella chiesa di San Sebastiano a Katuwapitiya nella cittadina di Negombo.

Altre sei forti esplosioni sono susseguite presso tre famosi alberghi di lusso della capitale, in una guest house a Dehiwala, in una complesso residenziale a Dematogoda e presso una chiesa evangelica a Batticaloa nella regione orientale del paese.

Il Cardinal Malcolm Ranjith, Arcivescovo Metropolita di Colombo ha espresso la sua tristezza e il suo cordoglio ai familiari delle vittime ed ha invitato i fedeli a pregare per i numerosi feriti e per i familiari delle vittime affinché abbiamo sollievo in questo momento di grande sofferenza.

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Il cardinale ha condannato questi attacchi definendoli spregevoli, ed ha invitato il governo a proseguire una imparziale e severa indagine per trovare i responsabili.

Nel frattempo, un coprifuoco di dodici ore è stato imposto dal governo per gestire la situazione al meglio e sono stati rafforzati i controlli in zone sensibili come l’aeroporto internazionale di Colombo e il gran tempio di Kandy.

Proprio nelle vicinanze dell’ aeroporto è stato rinvenuto un ordigno esplosivo che l’aeronautica ha prontamente disinnescato; altri due ordigni sono stati ritrovati dentro un’autovettura parcheggiata nella periferia sud-est di Colombo a Malabe.

Papa Francesco a conclusione del suo messaggio “Urbi et Orbi”, ha manifestato la sua vicinanza alla popolazione in questo tragico momento.

La comunità cattolica dello Sri Lanka in Italia è vicina spiritualmente  con la preghiera ai concittadini sofferenti in Sri Lanka come scrive monsognor Neville Joe Perera che ne è il responsabile.

Papa Francesco si era recato in Sri Lanka nel  2015 e aveva canonizzato san Giuseppe Vaz,  che disse il Papa “ci ha mostrato l’importanza di superare le divisioni religiose nel servizio della pace. Il suo indiviso amore per Dio lo ha aperto all’amore per il prossimo; egli ha dedicato il suo ministero ai bisognosi, chiunque e dovunque essi fossero. Il suo esempio continua oggi ad ispirare la Chiesa in Sri Lanka”.

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Parole quanto mai attuali se si penza che nella Settimana Santa nel Paese si è assistito ad alcuni episodi d’intolleranza nei confronti della comunità cristiana, che faceva temere il peggio per la festa di Pasqua. Il più eclatante è stato il sequestro di un vescovo anglicano tenuto in ostaggio in una chiesa metodista insieme ai fedeli, come ricorda Asia News.