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Papa Francesco: “Gesù spalanca le braccia ai peccatori”

Papa Francesco, Udienza Generale in Aula Paolo VI |  | L'Osservatore Romano, ACI group Papa Francesco, Udienza Generale in Aula Paolo VI | | L'Osservatore Romano, ACI group

E’ il Perdono Divino il vero “motore della speranza”. Su questo concetto si snoda l’Udienza Generale odierna di Papa Francesco, anche oggi, per il gran caldo, in Aula Paolo VI.  “Gesù prova compassione. Letteralmente: Gesù sente fremere le sue viscere”. Il Papa durante la sua catechesi esprime più volte questa idea: “Il cuore di Cristo incarna e rivela il cuore di Dio, che laddove c’è un uomo o una donna che soffre, vuole la sua guarigione, la sua liberazione, la sua vita piena”.

“Gesù spalanca le braccia ai peccatori”, dice con forza Papa Francesco. Qual è la differenza con cui il Signore guarda tutti noi? Il filo che lega tutte le udienze generali del Papa anche questa volta è la speranza. “Gesù – commenta il Papa argentino -  vede una possibilità di risurrezione anche in chi ha accumulato tante scelte sbagliate”.

“Noi che siamo abituati a sperimentare il perdono dei peccati – rammenta Francesco -  forse troppo ‘a buon mercato’, dovremmo qualche volta ricordarci di quanto siamo costati all’amore di Dio. Gesù non va in croce perché sana i malati, perché predica la carità, perché proclama le beatitudini. Il Figlio di Dio va in croce soprattutto perché perdona i peccati, perché vuole la liberazione totale, definitiva del cuore dell’uomo. Perché non accetta che l’essere umano consumi tutta la sua esistenza con questo tatuaggio incancellabile, con il pensiero di non poter essere accolto dal cuore misericordioso di Dio”.

Per Francesco ci fa bene pensare che “Dio non ha scelto come primo impasto per formare la sua Chiesa le persone che non sbagliavano mai. La Chiesa è un popolo di peccatori che sperimentano la misericordia e il perdono di Dio”. Basta pensare a Matteo che riscuoteva le tasse, Zaccheo, ricco corrotto di Gerico, "aveva una laurea in tangenti" e alla donna della Samaria che aveva cinque mariti. Per non parlare di Pietro, il capo della Chiesa, che lo rinnegò più volte.

Conclude infine Francesco la sua catechesi odierna: “Siamo tutti poveri peccatori, bisognosi della misericordia di Dio che ha la forza di trasformarci e ridarci speranza, ogni giorno. E alla gente che ha capito questa verità basilare, Dio regala la missione più bella del mondo, vale a dire l’amore per i fratelli e le sorelle, e l’annuncio di una misericordia che Lui non nega a nessuno”.

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