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Papa Francesco, il discernimento autentico ha i tempi di Dio

I lavori del 2017 |  | Comunità di Bose I lavori del 2017 | | Comunità di Bose

Si è aperta oggi la  XXVI edizione del Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, organizzato dalla comunità monastica di Bose in collaborazione con le Chiese ortodosse. Il tema del 2018 è “discernimento e vita cristiana” .

Per l’occasione il Papa tramite il segretario di stato Parolin ha inviato un telegramma: “L’autentico discernimento richiede di educarsi alla pazienza di Dio e ai suoi tempi, che non sono i nostri” si legge nel testo e auspica che queste “giornate di confronto fraterno possano favorire la ricerca di criteri di discernimento personali e comunitari necessari per raggiungere la conoscenza e la volontà di Dio, nella quale risiede ogni pienezza di vita”.

Il vangelo chiede la vigilanza sui pensieri e le inclinazioni del proprio cuore. Il discernimento è quell’operazione personalissima e liberante che permette il riconoscimento della vocazione unica di ogni persona, spiegano a Bose, e  la tradizione della chiesa antica e la spiritualità dell’oriente cristiano offrono un orientamento per la ricerca di senso che abita l’uomo contemporaneo.

Del resto  ogni comunità cristiana e ogni chiesa locale è invitata a discernere i “segni dei tempi”, contemperando rinnovamento e fedeltà al “deposito della fede”. I discorsi di apertura di Enzo Bianchi, fondatore del Monastero di Bose e presidente del comitato scientifico, e del vescovo Irinej di Sacramento  della Chiesa Ortodossa Russa fuori della Russia saranno la porta d’ingresso per i vari cammini che si intrecceranno nel corso del convegno. Fr. Enzo introdurrà le dimensioni biblica e storia del discernimento commentando l’invito evangelico a discernere i segni dei tempi, mentre il vescovo Irinej aprirà quella patristica e quella ecclesiologica parlando del discernimento ecclesiale in Ireneo da Lione.

Molti gli ospiti dalle Chiese della diaspora e dall’est Europa e molte le delegazioni anche da continenti come Africa e Stat Uniti.

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Per la Chiesa Cattolica saranno presenti al Convegno i vescovi Gabriele Mana, ordinario del luogo, Antonio Mennini della Segreteria di Stato di Sua Santità, Derio Olivero di Pinerolo, Marcello Semeraro di Albano, Marco Arnolfo di Vercelli, Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì, Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, p. Hyacinthe Destivelle, rappresentante del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il Dialogo della CEI. Il dottor Michel Nseir rappresenterà il Consiglio ecumenico delle Chiese.

Nel corso dei lavori sarà presentato il volume Dono dell’ospitalità (Qiqajon 2018), che raccoglie gli atti del Convegno dello scorso anno.