Advertisement

Il Papa indice un anno di Misericordia per convertirsi

Il Papa indice l'Anno Santo straordinario |  | CNA Il Papa indice l'Anno Santo straordinario | | CNA

“Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. E’ un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinarioche abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: "Siate misericordiosi come il Padre" (cfr Lc 6,36).”

L’annuncio è stato davvero una sorpresa per molti, ma per chi segue bene le parole di Papa Francesco in fondo c’era da aspettarselo. La passione del Papa per il tema della misericordia e l’idea che per il prossimo giubileo mancano ancora dieci anni erano dei buoni indizi. In questo Bergoglio, sembra voler seguire le orme del santo Giovanni Paolo II e nella più classica tradizione della Chiesa cattolica.

L’annuncio è stato dato dal Papa nella omelia della celebrazione penitenziale che ha voluto oggi, venerdì di Quaresima ed anniversario della sua elezione al Soglio Pontificio.

Una liturgia penitenziale per ricordare che Dio è veramente ricco di misericordia e che devono esserlo tutti i cristiani. Ma soprattutto dobbiamo essere certi della tenerezza di Dio.

“Essere toccati con tenerezza dalla sua mano e plasmati dalla sua grazia- ha detto il Papa- ci consente, pertanto, di avvicinarci al sacerdote senza timore per le nostre colpe, ma con la certezza di essere da lui accolti nel nome di Dio, e compresi nonostante le nostre miserie. Uscendo dal confessionale, sentiremo la sua forza che ridona la vita e restituisce l’entusiasmo della fede.”

Advertisement

Un invito alla confessione sacramentale seguendo il Vangelo.

La peccatrice che si pente: “Il suo pianto di pentimento e di gioia lava i piedi del Maestro, e i suoi capelli li asciugano con gratitudine; i baci sono espressione del suo affetto puro; e l’unguento profumato versato in abbondanza attesta quanto Egli sia prezioso ai suoi occhi. Ogni gesto di questa donna parla di amore ed esprime il suo desiderio di avere una certezza incrollabile nella sua vita: quella di essere stata perdonata.”

Il giudizio per lei è solo quello che viene da Dio.

Ma c’è anche il fariseo che rimane “fermo alla soglia della formalità.” dice il Papa: “Simone si è limitato ad invitare Gesù a pranzo, ma non lo ha veramente accolto. Nei suoi pensieri invoca solo la giustizia e facendo così sbaglia. Il suo giudizio sulla donna lo allontana dalla verità e non gli permette neppure di comprendere chi è il suo ospite. Si è fermato alla superficie, non è stato capace di guardare al cuore.”

Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio, ma il Papa ricorda che occorre convertirsi, confessare i propri peccati. “ Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio; tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Più è grande il peccato e maggiore dev’essere l’amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono.”

Ecco allora l’idea del giubileo per aprire ancora di più a tutti gli uomini il cammino del pentimento e della conversione. “Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre.”

More in Vaticano

Ad organizzarlo sarà il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

“Sono convinto - ha concluso il Papa- che tutta la Chiesa potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ogni donna del nostro tempo. Lo affidiamo fin d’ora alla Madre della Misericordia, perché rivolga a noi il suo sguardo e vegli sul nostro cammino.”

Una ottima occasione per rileggere la enciclica scritta dall’apostolo della Divina misericordia Giovanni Paolo II nel 1980: “ Dives in misericordia”.