"L’Apostolo Paolo parla di ampiezza, lunghezza, altezza e profondità dell’amore di Cristo. Contemplando il Crocifisso, vediamo ogni dimensione umana abbracciata dalla misericordia di Dio. Il suo amore kenotico e compassionevole tocca, attraverso la Croce, i quattro punti cardinali e raggiunge le estremità della nostra condizione, congiungendo in modo inscindibile il rapporto verticale con Dio e quello orizzontale con gli uomini, in una fraternità che la morte di Gesù ha definitivamente reso universale". Lo ha scritto il Papa nel messaggio inviato al Congresso Teologico Internazionale nell’ambito delle iniziative in occasione del terzo centenario della Fondazione della Congregazione Passionista.

"L’immensa potenza salvifica che si sprigiona dalla debolezza della Croce - ha sottolineato Francesco - indica alla teologia l’importanza di uno stile che sappia unire l’altezza del pensiero all’umiltà del cuore. Di fronte al Crocifisso, essa è pure invitata a rivolgersi alla condizione più fragile e concreta dell’uomo e a rinunciare a modalità e intenti polemici, condividendo con animo lieto la fatica dello studio e ricercando con fiducia i preziosi semi che il Verbo sparge nella pluralità frastagliata e talvolta contraddittoria della cultura".

"La Croce del Signore - ha scritto ancora il Pontefice - fonte di salvezza per l’uomo di ogni luogo e di ogni tempo, è attuale ed efficace anche e soprattutto in un frangente, quale quello contemporaneo, caratterizzato da mutamenti rapidi e complessi".

Il Papa infine ha auspicato che il Congresso promuova "fecondi confronti teologici, culturali e pastorali, contribuisca a una lettura rinnovata delle sfide contemporanee alla luce della Sapienza della Croce, per favorire un’evangelizzazione fedele allo stile di Dio e vicina all’uomo".