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Papa Francesco: "La libertà non arriva con il telefonino, ma in cammino con gli altri"

Papa Francesco incontra gli scolte e rover d’Europa: "Lo scoutismo vuole formare uomini e donne che aprono strade verso l’Alto e mantengono la rotta giusta, quella del bene"

Papa Francesco e gli scout  |  | Daniel Ibanez / ACI Group
Papa Francesco e gli scout | | Daniel Ibanez / ACI Group
Papa Francesco agli scout  |  | Daniel Ibanez / ACI group
Papa Francesco agli scout | | Daniel Ibanez / ACI group

Cinquemila giovani provenienti da 20 nazioni differenti che attraversano dal 27 luglio al 3 agosto le regioni centrali d’Italia, Umbria, Toscana, Lazio e Abruzzo. È questo in sintesi il progetto di Euromoot 2019, un raduno scout internazionale per ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni. E oggi le tappe finali di questo lungo pellegrinaggio “Parate Viam Domini”sono il Vaticano e Papa Francesco: l'udienza festosa in Aula Paolo VI e il momento religioso della Messa in Basilica con il Cardinale Angelo Bagnasco.

"Siete un po’ stanchi, vero? - chiede il Papa ai 5000 scout in cammino - Di una cosa sono sicuro: che dentro vi sentite più liberi di prima. E che cosa ci dice questo? Che la libertà si conquista in cammino. La libertà non arriva stando chiusi in stanza col telefonino e nemmeno sballandosi un po’ per evadere dalla realtà. No, la libertà arriva in cammino, passo dopo passo, insieme agli altri. Mai soli".

Il Papa ripercorre le tappe del cammino percorso dagli Scout d'Europa, cinque incontri con grandi santi che in epoche diverse hanno percorso l’Europa: Paolo di Tarso, Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, Francesco di Assisi, Caterina da Siena. E come questi cinque incontri, il Pontefice lascia ai giovani cinque parole. "Non mie, ma del Vangelo - osserva Francesco - che vi ha accompagnato nel tragitto e che vi invito a tenere sempre con voi, come vostro navigatore: Date e vi sarà dato".

La prima parola è "date": "Oggi si pensa subito ad avere - dice Francesco - Tanti vivono col solo scopo di possedere quel che piace. Ma non sono mai soddisfatti, perché quando hai una cosa ne vuoi un’altra e un’altra ancora e avanti così, senza fine, non c'è la sazietà dell'avere, senza trovare quello che fa bene al cuore. Il cuore si allena col dono. Il dono fa leggero il cuore".

"Non facciamo della nostra originalità una fotocopia, quanti ragazzi oggi copiano. Tu dici io si do il meglio di me, ma in giro tanti pensano solo a se stessi. Con il dare io divento un ingenuo? Ma vorrei dirti: fidati di Gesù", dice il Papa a braccio.

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Dopo date, "vi sarà dato".  "Dio è Padre e vi darà più di quello che immaginate. Dio non lascia a mani vuote - aggiunge Papa Francesco - Quando sembra che ti tolga qualcosa, è solo per darti di più e meglio, per farti avanzare nel cammino".

"Date e vi sarà dato vale anche nei confronti del creato - aggiunge il Pontefice nel suo discorso - Se continuiamo a sfruttarlo, ci darà una lezione terribile. Se ce ne prendiamo cura, avremo una casa anche domani. Nel vostro cammino vi siete immersi nella natura. Avete notato che il creato non ha frontiere? Le piante, i boschi, gli animali crescono senza confini, senza dogane. Il creato è un libro aperto che ci dà un insegnamento prezioso: siamo al mondo per incontrare gli altri, per creare comunione, perché siamo tutti collegati. Il creato è il social di Dio".

Francesco conclude il suo discorso con un augurio affettuoso: " Lo scoutismo vuole formare uomini e donne che aprono strade verso l’Alto e mantengono la rotta giusta, quella del bene. Vi auguro, cari scolte e rover d’Europa, di essere degli apri-strada sulla via del dono. Date e vi sarà dato".