“L'esperienza dell'emergenza sanitaria ancora di più e, per certi versi, in modo ancora più urgente, ha sollecitato il mondo della scienza a ripensare le prospettive della prevenzione, della terapia e della organizzazione sanitaria tenendo conto dei risvolti antropologici legati alla socialità e alla qualità delle relazioni tra familiari e, soprattutto, tra generazioni”.

Papa Francesco lo ha detto nel video messaggio ai partecipanti al Meeting Internazionale “La scienza per la pace” promosso dalla Diocesi di Teramo-Atri e dall’Università degli Studi di Teramo, che si tiene oggi e domani presso l’Ateneo teramano e il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata nell’ambito del Giubileo di San Gabriele. 

Il Papa ringrazia gli scienziati perché  “Mai come in questo tempo si avverte il bisogno di un rilancio della ricerca scientifica per affrontare le sfide della società contemporanea”. Ma avverte: “Nessun sapere scientifico deve camminare da solo e sentirsi autosufficiente” e gli scienziati devono “rendere la ricerca scientifica prossima a tutta la comunità, da quella locale a quella internazionale, e che insieme è possibile superare ogni conflitto”. Per questo il Papa afferma: “La scienza è una grande risorsa per costruire la pace!”. E conclude: “Il cambiamento d'epoca ha bisogno di nuovi discepoli della conoscenza e voi, cari scienziati, siete i maestri di una nuova generazione di costruttori di pace”.