“Ci è affidato il compito di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere lo splendore della Trinità e di evangelizzare non solo con le parole, ma con la forza dell’amore di Dio che abita in noi”. Perché “siamo chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, e negli altri”.

Angelus di Papa Francesco incentrato sul “mistero dell’unico Dio” nella Santissima Trinità. “La solennità liturgica di oggi, mentre ci fa contemplare il mistero stupendo da cui proveniamo e verso il quale andiamo, ci rinnova la missione di vivere la comunione con Dio e tra noi sul modello di quella trinitaria”, ha detto il Papa.

La festa di oggi, ha continuato Francesco, invita ad “accogliere e testimoniare concordi la bellezza del Vangelo; vivere l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie e sofferenze, imparando a chiedere e concedere il perdono, valorizzando i diversi carismi sotto la guida dei Pastori”.

“La Trinità – ha spiegato il Papa -  è anche il fine ultimo verso cui è orientato il nostro pellegrinaggio terreno. Il cammino della vita cristiana è infatti un cammino essenzialmente ‘trinitario’”. “Tutto, nella vita cristiana – ha detto ancora -, ruota attorno al mistero trinitario e viene compiuto in ordine a questo infinito mistero. Cerchiamo, pertanto, di tenere sempre alto il “tono” della nostra vita, ricordandoci per quale fine, per quale gloria noi esistiamo, lavoriamo, lottiamo, soffriamo; e a quale immenso premio siamo chiamati”.

Nell’ultimo giorno del mese di maggio, Francesco ha invitato a rivolgersi a Maria, “che più di ogni altra creatura ha conosciuto, adorato, amato il mistero della Santissima Trinità”: “Le chiediamo anche di aiutare la Chiesa, mistero di comunione, ad essere sempre comunità ospitale, dove ogni persona, specialmente povera ed emarginata, possa trovare accoglienza e sentirsi figlia da Dio, voluta e amata”.

Dopo la preghiera mariana il Papa ha ricordato il nuovo Beato oggi proclamato a Bayonne, in Francia, “il sacerdote Louis-Edouard Cestac, fondatore delle Suore Serve di Maria; la sua testimonianza di amore a Dio e al prossimo è per la Chiesa un nuovo stimolo a vivere con gioia il Vangelo della carità”.

E ha annunciato: “giovedì prossimo a Roma vivremo la tradizionale processione del Corpus Domini. Alle 19 in Piazza San Giovanni in Laterano celebrerò la Santa Messa, e quindi adoreremo il Santissimo Sacramento camminando fino alla piazza di Santa Maria Maggiore. Vi invito fin d’ora a partecipare a questo solenne atto pubblico di fede e di amore a Gesù Eucaristia, presente in mezzo al suo popolo”.