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Papa Francesco: “Non ci sono aggettivi per la perdita di un figlio”

Il Papa incontra i familiari delle vittime della tragedia di Corinaldo dell’8 dicembre 2018

Papa Francesco e i familiari di Corinaldo | Papa Francesco incontra i familiari delle vittime delle tragedia di Corinaldo dell'8 dicembre 2018, Palazzo Apostolico Vaticano, 12 settembre 2020 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco e i familiari di Corinaldo | Papa Francesco incontra i familiari delle vittime delle tragedia di Corinaldo dell'8 dicembre 2018, Palazzo Apostolico Vaticano, 12 settembre 2020 | Vatican Media / ACI Group

“Ogni morte tragica porta con sé un dolore grande”, ma “quando rapisce cinque adolescenti e una giovane mamma, è immenso, insopportabile senza l’aiuto di Dio”. Un dolore reso ancora più grande dalla perdita di un figlio, che “non ha aggettivo”, perché non si può descrivere. Papa Francesco incontra i familiari delle vittime della tragedia di Corinaldo, quando nella calca di persone della discoteca La Lanterna causata da alcuni individui che hanno spruzzato spray al peperoncino, e che causò 6 morti e 59 feriti.

Papa Francesco non aveva fatto mancare gesti di solidarietà: già all’Angelus dell’8 dicembre, aveva ricordato le vittime, mentre i genitori di uno dei giovani che hanno perso la vita avevano potuto salutare il Papa al baciamano al termine dell’udienza generale del 20 marzo 2019.

Incontrando le vittime, il Papa dice di essere stato “scosso” dalla tragedia, e che però con il passare del tempo si rischia di “dimenticare2, così l’incontro serve a “non dimenticare, a tenere nel cuore e soprattutto ad affidare i vostri cari nel cuore di Dio padre”.

Papa Francesco non vuole parlare delle cause dell’incidente, preferisce unirsi “alla vostra sofferenza e al vostro desiderio di giustizia”, offrendo piuttosto “una parola di fede, di consolazione e di speranza”:

E la speranza viene anche dal Santuario di Loreto, non lontano da Corinaldo, si posa sulla Vergine Maria che il Papa vuole pensare “non abbia mai staccato il suo sguardo da loro, specialmente in quel momento di confusione drammatica” c che “li abbia accompagnati con la sua tenerezza”.

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Aggiunge Papa Francesco: “Quando noi perdiamo papà o mamma, siamo orfani. C’è un aggettivo: orfano, orfana. Quando nel matrimonio si perde il coniuge, chi rimane è vedovo o vedova. C’è un aggettivo anche per questo.Ma quando si perde un figlio, non c’è aggettivo. La perdita di un figlio è impossibile da ‘aggettivare’. Ho perso il figlio: cosa sono...? No, non sono né orfano, né vedovo. Ho perso un figlio. Senza

aggettivo. Non c’è. E questo è il grande dolore vostro”.

Sicuramente, dice Papa Francesco, la Madonna ha accompagnato le vittime “all’abbraccio misericordioso di suo figlio”. Il Papa poi ricorda di aver pregato per le vittime già nell’Angelus dell’Immacolata e che in tanti, “dai vostri Vescovi, qui presenti, dai vostri sacerdoti e dalle vostre comunità, vi hanno sostenuto con la preghiera e con l’affetto”. Il Papa assicura che anche lui prega per loro, e conclude l’incontro con una Ave Maria.