Ogni carisma per la Chiesa è un dono di Dio che, mediante il suo Santo Spirito, le concede quelle grazie di cui c'è più bisogno in ogni momento storico”. Lo ha detto Papa Francesco nel discorso consegnato alle Suore del Servizio Sociale ricevute stamane in udienza.

I doni dello Spirito – ha ricordato il Papa - hanno una vita sempre nuova, e in ogni circostanza di tempo e di luogo si rigenerano e si reinventano, pur rimanendo fedeli alla radice”.

Parlando della Fondatrice Margaret Slachta, il Pontefice si è detto sorpreso dal fatto “che anche già consacrata, la vostra Fondatrice abbia mantenuto un impegno politico così attivo. È impressionante l'affermazione, durante l'Olocausto, che i precetti della fede obbligassero le suore a proteggere gli ebrei, anche a rischio della propria vita. È una verità che facciamo fatica ad ammettere: molti martiri sono morti per la fede, non sulla base della negazione di una mera libertà di adorare il loro Dio, ma per la coerenza di vita che questa fede ha imposto loro e, quindi, della difesa della libertà, della giustizia e della verità”.

“Oggi come allora – ha concluso Papa Francesco - la chiamata ad essere testimoni è ancora valida”, affrontate “le sfide sociali come hanno fatto contro il nazismo, con l'unica arma della carità. Dio ci dia la forza di essere testimoni di quell'amore, di quella verità e di quella giustizia, nella vocazione alla quale ci ha chiamati”.