La Polonia ha “contribuito allo sviluppo della storia dell’Europa cristiana con tutta la ricchezza della propria nobile cultura e spiritualità. La riconquista della sovranità è stata pagata con il sacrificio di molti figli della Polonia, i quali erano pronti ad offrire la loro libertà personale, i loro beni, e persino la loro vita per la patria perduta”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio inviato a Monsignor Stanisław Gądecki, Arcivescovo di Poznań, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, in occasione del 100° anniversario dell’indipendenza della Polonia, che ricorre domani.

“Insieme alla Chiesa in Polonia e a tutti i polacchi - aggiunge Francesco - ringrazio Dio che ha sostenuto le generazioni successive con la sua grazia e la sua potenza, e ha permesso che cent’anni fa si avverasse la loro speranza di libertà e che non la perdessero, nonostante le ulteriori dolorose esperienze storiche legate alla Seconda guerra mondiale, all’occupazione nazista e al regime comunista”.

Dopo aver ricordato San Giovanni Paolo II quale “eccezionale testimone di questo secolo”, Papa Francesco ha chiesto a “la grazia della fede, della speranza e dell’amore per tutti i polacchi, affinché, nell’unità e nella pace, facciano buon uso di un così prezioso dono della libertà”.