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Papa Francesco: “Schiavitù è credere che l’amore vada meritato”

Nella prefazione al libro dello psicologo siciliano Salvo Noé, Papa Francesco sottolinea il valore della fiducia e del bene gratuito

Papa Francesco, Salvo Noè | Papa Francesco durante un incontro con lo psicologo Salvo Noé | Vatican Media Papa Francesco, Salvo Noè | Papa Francesco durante un incontro con lo psicologo Salvo Noé | Vatican Media

C’è bisogno di fiducia, perché questa “genere amore” e “nessuno di noi può vivere senza amore”. Nella sua prefazione al libro dello psicologo Salvo Noé, “Il Potere della Fiducia” (San Paolo), Papa Francesco fa un elogio di questa virtù centrandola tutta sulla fede in Cristo e sulla necessità di amare, prima di tutto. “È una brutta schiavitù credere che l’amore vada meritato”, sottolinea il Papa.

Per la terza volta, Papa Francesco firma la prefazione a un libro dello psicologo siciliano che catturò la sua attenzione ad un baciamano al termine di una udienza generale, quando gli regalò il suo Smettila di lamentarti e il cartello Vietato lamentarsi. Il cartello è ora affisso sulla porta della suite del Papa nella Domus Sanctae Marthae. Quel libro ha ora la prefazione del Papa, così come la nuova edizione di un altro suo libro, Prima di giudicare, pensa!

Nella prefazione a Il Potere della Fiducia, Papa Francesco nota prima di tutto che Gesù, mostrando “la generosità e la premura del Padre” dà un segno “della grande stima e fiducia che Dio ha nei nostri riguardi, e questa consapevolezza ci aiuta ad essere persone responsabili in ogni nostra azione”.

Per il Papa, “gettare un seme è un gesto di fiducia e di speranza”, che porta ad una attesa “impotente” e che si può fallire, perché entrano in gioco tanti fattori. Il contadino lo fa ogni giorno, e così deve fare l’uomo, giorno dopo giorno, nella sua “tenda spirituale”, chiamato a “rimanere aperti alla speranza e saldi nella fiducia di Dio” nella preghiera, e da lì partire per “operare il bene e trasformare il mondo”, senza “disperare quando le difficoltà si presenteranno di nuovo”.

Papa Francesco mette in luce che “entrando nel terreno della fede, troviamo spesso una vita buia, dura, difficile, una seminagione di lacrime, ma sicuri che la luce di Cristo ci dona, alla fine, realmente la grande raccolta”.

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Il Papa invita a non dimenticare, anche nelle notti buio, che “Dio c’è”, e che il “sì di Dio è più forte di tutti noi”, così da avere “questa gioia profonda che Dio è entrato nella nostra vita, liberandoci”.

Per questo, “la fiducia genera amore, e nessuno di noi può vivere senza amore”. Eppure, nota Papa Francesco, “tante persone oggi cercano una visibilità solo per colmare un vuoto interiore: come se fossimo persone eternamente bisognose di conferme”.

Però, conclude il Papa, “vi immaginate un mondo dove tutti mendicano motivi per suscitare l’attenzione altrui, e nessuno invece è disposto a voler bene gratuitamente ad un’altra persona? Immaginate un mondo così, un mondo senza la gratuità di volere bene?