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Papa Leone XIV: "L’obiettivo di prendersi cura delle persone evidenzia l’irrinunciabile valore delle relazioni umane"

Messaggio del Papa ai partecipanti al Congresso Internazionale della Pontificia Accademia per la Vita: “Intelligenza Artificiale e Medicina: la sfida della dignità umana”

Papa Leone XIV |  | Daniel Ibanez EWTN Papa Leone XIV | | Daniel Ibanez EWTN

Stiamo assistendo a un periodo di nuovi progressi tecnologici che, sotto alcuni aspetti, possono essere paragonati alla Rivoluzione Industriale, ma che sono ancora più pervasivi. Essi influenzano profondamente il nostro modo di pensare, modificando la nostra comprensione delle situazioni e il modo in cui percepiamo noi stessi e gli altri. Oggi interagiamo con le macchine come se fossero interlocutori, e così diventiamo quasi un’estensione di esse. In questo senso, rischiamo non solo di perdere di vista i volti delle persone che ci circondano, ma anche di dimenticare come riconoscere e custodire ciò che è veramente umano”. Lo scrive Papa Leone XIV nel messaggio inviato ai partecipanti al Congresso Internazionale della Pontificia Accademia per la Vita: “Intelligenza Artificiale e Medicina: la sfida della dignità umana”.

“Non vi è dubbio – afferma il Papa -  che lo sviluppo tecnologico abbia portato, e continui a portare, notevoli benefici all’umanità, in particolare nei campi della medicina e della salute. Tuttavia, per garantire un vero progresso, è indispensabile che la dignità umana e il bene comune rimangano priorità assolute per tutti, sia a livello individuale che pubblico”.

“È facile riconoscere – ammonisce Leone XIV - il potenziale distruttivo della tecnologia e persino della ricerca medica quando queste vengono poste al servizio di ideologie disumane. In tal senso, gli eventi storici rappresentano un monito: gli strumenti di cui disponiamo oggi sono ancora più potenti e possono produrre effetti ancora più devastanti sulla vita delle persone e dei popoli. Tuttavia, se incanalati e posti al vero servizio della persona umana, questi stessi strumenti possono anche avere effetti trasformativi e benefici”.

Il Papa ribadisce l’importanza di studiare “il potenziale dell’Intelligenza Artificiale  in ambito medico” poiché “l’’obiettivo di prendersi cura delle persone mette in evidenza l’irrinunciabile valore delle relazioni umane in questo contesto. La professionalità medica, infatti, richiede non solo la necessaria competenza tecnica, ma anche la capacità di comunicare e di essere vicini agli altri. Non può mai ridursi semplicemente alla risoluzione di un problema. Allo stesso modo, i dispositivi tecnologici non devono mai sminuire la relazione personale tra pazienti e operatori sanitari. Anzi, affinché l’IA sia al servizio della dignità umana e dell’efficacia delle cure, dobbiamo assicurarci che essa migliori realmente sia le relazioni interpersonali sia l’assistenza prestata”.

“Considerati i vasti interessi economici spesso in gioco nei campi della medicina e della tecnologia, e le conseguenti lotte per il controllo, è essenziale – conclude Papa Leone - promuovere una collaborazione ampia tra tutti coloro che operano nel settore sanitario e politico, una collaborazione che si estenda ben oltre i confini nazionali”.

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