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Patris Corde. San Giuseppe a Via Nomentana, le iniziative di una parrocchia di Roma

Intervista al parroco di San Giuseppe a Via Nomentana sulla figura di San Giuseppe. Iniziamo a conoscere questa parrocchia di Roma

San Giuseppe a Via Nomentana |  | San Giuseppe a Via Nomentana
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Alla figura di San Giuseppe il Papa quest'anno ha dedicato un anno speciale con la lettera Patris Corde, con il cuore di Padre. Una parrocchia di Roma, San Giuseppe a Via Nomentana, ha accolto con gioia la proposta del Papa di ricordare San Giuseppe nel 150.mo anniversario della dichiarazione del santo quale Patrono della Chiesa universale. Quali saranno le iniziative? Come si potrà celebrare al meglio la figura di questo santo così importante? In questa parrocchia, molto attiva, nel 2019 è passato anche Papa Francesco, per i funerali di una sua amica, la professoressa Maria Grazia Mara. ACI Stampa ha intervistato il parroco, Don Giampaolo Sartoretto.

San Giuseppe. Quest'anno il Papa gli ha dedicato un anno speciale. Che avete pensato quando avete letto la notizia?

Siamo rimasti piacevolmente sopresi dell’attenzione dedicata alla silenziosa figura di San Giuseppe con la lettera Patris Corde che offre preziosi spunti di riflessione. Ci siamo resi conto che ci è stato offerto un percorso di approfondimento di una figura che nella tradizione è stata descritta attraverso pochi e consueti dati, che il testo di Papa Francesco ci chiede di scoprire e riattualizzare. In particolare, ci hanno animato nella riflessione i paragrafi 4, 5 e 7 della lettera apostolica, ponendo l’attenzione agli atteggiamenti dell’accoglienza, del coraggio creativo e della presenza silenziosa come già indicato dal Pontefice nella enciclica Fratelli Tutti.

Per questo anno la vostra parrocchia ha pensato a qualche iniziativa nel nome di San Giuseppe?

Come Comunità Parrocchiale, abbiamo deciso di proporre un cammino di preghiera scandito da appuntamenti quotidiani, settimanali e mensili. Quotidianamente, invitiamo a dedicarci un tempo di meditazione e preghiera personale per affidare a San Giuseppe il nostro lavoro, la nostra famiglia e i nostri affetti, attraverso la lettura personale delle lettere encicliche Laudato Si’ e Fratelli Tutti. Settimanalmente, le celebrazioni eucaristiche del mercoledì saranno dedicate a San Giuseppe, in particolare la celebrazione serale delle 18.30 sarà preceduta dalla recita del rosario di San Giuseppe. Il 19 di ogni mese celebreremo l’eucarestia ricordando i papà, sia quelli che ci accompagnano ogni giorno della vita, sia quelli che ci sostengono dal Cielo. Seguendo le indicazioni della Penitenzeria Apostolica, proponiamo per vivere l’indulgenza di compiere un gesto di carità verso i poveri: raccoglieremo generi alimentari e prodotti per l’igiene per il nostro Portico della Carità. Nei prossimi mesi, proporremo occasioni di confronto e di approfondimento sulla figura di San Giuseppe come uomo, padre, lavoratore. Tutte le iniziative saranno annunciate sul nostro sito www.parrocchiasangiuseppenomentana.wordpress.com e sulle nostre pagine social.

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San Giuseppe, come può essere di esempio agli uomini di oggi?

Non si può racchiudere la ricchezza e la densità di tale figura in poche battute. Tuttavia, dai brani della Scrittura possiamo trarne alcune attualizzazioni. Il dubbio di Giuseppe, raccontato dall’evangelista Matteo, può essere letto come un invito a riconsiderare le relazioni uomo-donna all’interno della coppia. La delicatezza di Giuseppe nel voler difendere e custodire la vita di Maria contrasta in maniera chiara e forte con l’esperienza di violenza che troppo spesso sembra oggi caratterizzare la vita di coppia. Il Sì di Giuseppe ad accogliere il Figlio concepito dallo Spirito Santo testimonia una genitorialità assunta come partecipazione personale e responsabile al compito dell’educazione intesa come l’accompagnare il figlio dentro la Storia. Anche in questo aspetto si può ritrovare un invito a leggere la fatica educativa che caratterizza il nostro tempo.

Don Giampaolo, raccontateci le vostre realtà a Via Nomentana.

La nostra parrocchia è nata più di un secolo fa ed è cresciuta con l’urbanizzazione del quartiere Triste-Salario. Tradizionalmente, la nostra Comunità parrocchiale ha sempre vissuto con partecipazione il servizio ai poveri con varie iniziative. In collaborazione con la Caritas diocesana, abbiamo offerto ospitalità per l’emergenza freddo nella Sala Fra Luigi, coinvolgendo varie realtà del territorio nel servizio della cena e della colazione. Durante il lockdown dello scorso anno, sono nate nuove collaborazioni che ci hanno permesso di continuare ad offrire settimanalmente la distribuzione di generi alimentari e prodotti per l’igiene nel nostro Portico della Carità, rafforzando e rendendo più efficiente un servizio che la nostra Caritas parrocchiale ha sempre effettuato. L’attenzione agli anziani si concretizza nella partecipazione alla proposta dei Quartieri Solidali, attraverso cui alcuni volontari tengono compagnia agli anziani della nostra Comunità. Confrontandoci sull’esperienza della catechesi a distanza, che abbiamo vissuto durante i mesi scorsi, è emersa la necessità di un maggiore coinvolgimento di tutta la famiglia nel percorso della catechesi per l’iniziazione cristiana. Per tale motivo, a partire da ottobre, abbiamo proposto il percorso della catechesi familiare che prevede incontri dedicati ai genitori e incontri dedicati ai figli con la possibilità di un confronto in famiglia.

E i giovani?

Non manca l’attenzione ai giovani, i quali, durante il lockdown, hanno mantenuto vivo il tessuto parrocchiale gestendo e animando la nostra buona rete, composta dal sito internet della parrocchia, dalle pagine Facebook e Instagram e dalla mailing list. Settimanalmente, viene proposta una lectio sul Vangelo della domenica accompagnata da una meditazione, un brano musicale e un’opera d’arte. Per aiutarci nella riflessione e per farci compagnia, durante il lockdown la buona rete ha funzionato quotidianamente. Il gruppo dei giovani universitari si incontra settimanalmente sulla piattaforma Zoom della parrocchia per confrontarsi e meditare l’attualizzazione della preghiera del Padre nostro e della liturgia, secondo le modifiche introdotte dalla nuova edizione del Messale. La parrocchia ospita il gruppo scout Agesci RM 72 – Rosa Bianca, nonché la scuola d’italiano per stranieri proposta dalla comunità di Sant’Egidio.

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