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Philadelphia, scelto il successore di Chaput: è il vescovo Nelson Perez

Il primo latinoamericano a guidare la diocesi di Philadelphia comincerà la sua missione il prossimo 18 febbraio

Vescovo Nelson Perez | Il vescovo Nelson Perez, nuovo arcivescovo di Philadelphia, durante la visita ad limina dei vescovi dell'Ohio a Roma nel dicembre 2019 | Daniel Ibanez / ACI Group Vescovo Nelson Perez | Il vescovo Nelson Perez, nuovo arcivescovo di Philadelphia, durante la visita ad limina dei vescovi dell'Ohio a Roma nel dicembre 2019 | Daniel Ibanez / ACI Group

Si insedierà come arcivescovo di Philadelphia il prossimo 18 febbraio, il vescovo Nelson Perez, finora vescovo di Cleveland. Papa Francesco ha scelto lui per succedere all’arcivescovo Charles. J. Chaput, che ha guidato la diocesi di Philadelphia dal 2011 e che ha sottoposto la sua rinuncia a Papa Francesco al compimento dei 75 anni di età.

Così, dopo il primo afroamericano a guidare l’arcidiocesi di Washington, Papa Francesco manda un ispano americano a guidare quella di Philadelphia, arcidiocesi tra le più antiche degli Stati Uniti.

L’arcivescovo Chaput era forse l’ultimo esponente di quel gruppo di vescovi statunitensi formatisi alla scuola di San Giovanni Paolo II, forti nella fede, attivi nelle battaglie culturali e sociali, chiamati forse in modo troppo frettoloso cultural warriors, quando piuttosto erano vescovi che avevano il senso della fede cattolica e la volontà di difenderla. Il lavoro dell’arcivescovo Chaput è stato grandemente apprezzato, e Papa Francesco lo ha voluto nei due sinodi sulla famiglia, al termine dei quali stabilì delle linee guida di applicazione dell’Amoris Laetitia nella sua diocesi che combinavano il tema della misericordia alla necessità di seguire la dottrina cattolica.

Parlando del suo successore, l’arcivescovo Chaput ha sottolineato che “il vescovo Perez è un uomo che già conosce e ama la Chiesa di Philadelphia, ed è già conosciuto e amato dai nostri sacerdoti e il nostro popolo. Non posso pensare ad un successore migliore per guidare l’arcidiocesi”.

Il vescovo Perez ha 58 anni, è nato a Miami da genitori cubani, ma è cresciuto in New Jersey. Si è detto “profondamente grato al Santo Padre per la sua nomina e il suo confidare in me” e ha affermato di “accettare la nomina con grande gioia mista a un senso di tristezza: la gioia di ritornare nella diocesi dove sono stato ordinato sacerdote e dove ho lavorato in posizioni importanti nell’arcidiocesi, la tristezza che lascerò l’area e la gente incredibile del Nord Est dell’Ohio”.

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Dopo il suo lavoro a Philadelphia, Perez era stato nominato nel 2012 vescovo ausiliare di Rockville Center, e quindi vescovo di Cleveland nel 2017.

L’Ohio, con la legge sul “battito cardiaco” (heartbeat bill) ha proibito l’aborto, e la legge fu accolta con gioia dal vescovo Perez. Tra i suoi incarichi, anche quello di membro della delegazione che ha presentato il V incontro nazionale del Ministero Ispanico e Latino a Papa Francesco nel settembre 2019.

Attualmente, il vescovo Perez siede nel comitato della Conferenza Episcopale US sulla diversità culturale della Chiesa.

Il vescovo Perez ha anche preso posizione contro i raid anti immigrazione che sono avvenuti nella diocesi di Cleveland nel 2018, sottolineando che comprendeva il ruolo del governo nel mettere in pratica l’attuale legge sull’immigrazione, ma allo stesso tempo esprimendo “grande tristezza per le famiglie le cui vite sono state distrutte a seguito dell’azione anti migratoria a larga scala”.