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Sarà beata il 22 maggio la fondatrice dell’Opera di Propagazione della Fede

Pauline Jaricot, laica, fondò una delle quattro pontificie opere missionarie. Con il progetto di farla patrona delle missioni

Pauline Jaricot | Pauline Jaricot, presto beata | Fides Pauline Jaricot | Pauline Jaricot, presto beata | Fides

Pauline Jaricot, la fondatrice dell’Opera della Propagazione della Fede e del Movimento del Rosario Vivente, sarà beatificata il prossimo 22 maggio. Lo ha annunciato Gaëttan Boucharlat de Cazotte, segretario generale delle Pontificie Opere Missionarie, in un videomessaggio pubblicato da Fides, l’agenzia della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli.

Il 22 maggio non è una data qualsiasi: segna il bicentario della fondazione della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, e in quell’occasione sarà il Cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, a celebrare la Messa.

Pauline-Marie Jaricot (1799 – 1862) fu dichiarata venerabile da Giovanni XXIII il 25 febbraio 1963, mentre Papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce il miracolo attribuito all’intercessione della venerabile il 26 maggio 2020.

Jaricot veniva da una famiglia ricca di Lione, e visse per 15 anni di vita agiata. Sperimentò poi la sofferenza fisica e spirituale che le diede una esperienza profonda di Dio. Superò un trauma grazie al perdono e alla preghiera profonda, e decise quindi di consacrare la sua vita a Dio con voto solenne nella cappella della Vergine di Fourvière a Lione.

Da allora, si dedicò a servire Dio nei poveri negli ammalati, visitando gli ospedali e le persone incurabili, e facendo una vita di intensa preghiera. Finché, avendo compreso le difficoltà economiche delle missioni, Jaricot promosse delle iniziative per raccogliere fondi, dando vita a quella che fu chiamata “Opera della Propagazione della Fede”, fondata il 3 maggio 1822.

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Oltre all’opera fondata da Pauline Jaricot, c’è l’opera missionaria di San Pietro Apostolo, nata anch’essa in Francia, nel 1889, su ispirazione del vescovo Cousin di Nagasaki, in Giappone, per la formazione dei sacerdoti, e messa in pratica da Stefanie e Jeanne Bigard;, l’Opera dell’Infanzia Missionaria, che porta i bambini alla scoperta dello spirito missionario e insegna loro ad aiutare con la preghiera e piccoli sacrifici materiali i loro coetanei nel mondo; e infine la Pontificia Unione Missionaria, che è una associazione di clero, religiosi e laici, per suscitare nella Chiesa la passione per la missione.