“Non possiamo abbracciare l’oceano, ma possiamo entrare in esso: la Trinità non è soltanto un mistero e un articolo della nostra fede, è una realtà viva e palpitante”. Lo ha detto Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nella seconda Predica di Avvento alla presenza stamane del Papa e della Curia Romana.

Concentrandosi sulla Trinità, Padre Cantalamessa ha ricordato che Dio Padre “genera il Figlio e che con lui spira lo Spirito, comunicando a essi l’intera sua divinità” è quindi “Dio comunione d’amore”. 

La Trinità - ha aggiunto - è in sé “appello all’unità: dopo la parola felicità, non ce n’è alcun’altra che risponda a un bisogno altrettanto impellente del cuore umano come la parola unità”.

Nella Trinità - ha concluso il religioso - “ogni persona si immedesima nell’altra, si dona all’altra e fa essere l’altra” e così possiamo comprendere perché “perché la carità è la via migliore di tutte: essa moltiplica i carismi, fa del carisma di uno il carisma di tutti”.