E’ una sentenza pericolosa che mina la garanzia di libertà sull'educazione che tanto richiede anche l'Europa. Così il Segretario Generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino, all’indomani della decisione della Corte di Cassazione che ha disposto che le scuole religiose paritarie di Livorno dovranno pagare la tassa sugli immobili. Il pronunciamento riguarda la città toscana in quanto la causa era stata intentata dal Comune toscano, nel 2010, nei confronti degli istituti paritari locali.

“Siamo davanti – attacca il presule – a una sentenza pericolosa. Chi prende decisioni, lo faccia con meno ideologia. Perché ho la netta sensazione che con questo modo di pensare, si aspetti l'applauso di qualche parte ideologizzata. Il fatto è che non ci si sta rendendo conto del servizio che svolgono le scuole pubbliche paritarie. Ci sono un milione e 300 mila studenti nelle scuole paritarie. Bisogna anche sapere che a fronte dei 520 milioni che ricevono le scuole paritarie, lo Stato risparmia 6 miliardi e mezzo. Attenzione a non farsi mettere il prosciutto sugli occhi dall'ideologia”.

Il Segretario Generale della Cei infine precisa: “Non stiamo parlando solo di scuole cattoliche. Impariamo a chiamare le cose con il loro nome, parliamo di scuole pubbliche paritarie. Lo stesso ministro Giannini, in maniera illuminata, sta cercando di fare percepire che le scuole paritarie sono pubbliche. E' la stessa Europa che ci chiede garanzie sulla libertà educativa. Quello che pericolosamente caratterizza l'Italia è l'ideologizzazione passata all'estremo. Smettiamola di pensare che sia la Chiesa Cattolica ad affamare l'Italia”.

E sul caso interviene anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Penso – dice la titolare di Viale Trastevere – che forse ci sia una riflessione da fare” poiché in alcune Regioni senza scuole paritarie Stato ed enti locali “si troverebbero in enormi difficoltà economiche e strutturali”.