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Un milionesimo visitatore nella casa di Giovanni Paolo II a Wadowice

Il Museo, La Casa Natale di Giovanni Paolo II |  | casagp2.it
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“Qui, a Wadowice, è cominciato tutto: è cominciata la vita, è cominciata la scuola, gli studi, è cominciato il teatro… e il sacerdozio” – così Giovanni Paolo II durante la sua visita nella sua città natale ricordava il suo legame con Wadowice.

Un legame forte creatosi nei primi diciotto anni della sua vita passati in quel tranquillo paese nel sud della Polonia, a 50 chilometri da Cracovia. Successivamente, nel 1938, Karol Wojtyła, insieme al padre, si trasferì a Cracovia per gli studi. Ma a Wadowice è rimasta la casa della sua infanzia situata in via Kościelna 7, a fianco della chiesa parrocchiale, dove lui nacque il 18 maggio del 1920 intorno alle 17. E proprio in questa casa, già nel 1984, è stato organizzato il Museo Casa Natale di Giovanni Paolo II. Questo mese il Museo è stato visitato dal milionesimo visitatore. E’ una valida occasione per parlare di questo particolare Museo con il suo direttore, don Jacek Pietruszka.

- Di chi fu l’idea di organizzare un museo nella casa natale di Karol Wojtyła?

- L’idea, nata subito dopo l’elezione di Giovanni Paolo II, fu di don Edward Zacher, il catechista di Karol Wojtyła, e del cardinale Franciszek Macharski. Ma per poter organizzare un museo nella casa natale del Papa, bisognava assicurare nuovi alloggi ai residenti del palazzo. Quando gli inquilini lasciarono la casa, negli anni 1981-82 si effettuarono i lavori di ristrutturazione. Al 64° compleanno di Giovanni Paolo II, il 18 maggio 1984, l’esposizione nella casa natale del Santo Padre era pronta.

Va detto che l’appartamento della famiglia Wojtyła era composto di tre stanze: quell’appartamento, ristrutturate in modo da conservare l’atmosfera della casa familiare, è diventato il cuore del Museo situato al primo piano della palazzina. Dall’inizio la cura del luogo venne affidata alle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth. Dopo anni di attività e di ampliamento dell’esposizione con ulteriori locali, si presentò l’occasione di acquistare l’intero edificio per un nuovo, più ampio museo. La Fondazione Ryszard Krauze acquistò la palazzina nel 2006 e la donò all’Arcidiocesi di Cracovia.

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- Chi progettò la ristrutturazione del Museo?

- Il nuovo Museo Casa Natale di Giovanni Paolo II è stato progettato dallo studio “Kłaput Project”. La mostra è diventata molto più grande: grazie all’adattazione e l’ingrandimento della cantina e della soffitta si è passati dai 200 metri quadrati a 1.000 metri quadrati su quattro piani. Barbara e Jarosław Kłaput, autori del progetto e realizzatori dell’esposizione permanente hanno reso in modo eccezionale l’atmosfera della casa natale di Karol Wojtyła e le tappe della sua vita straordinaria. Nel Museo ristrutturato e rinnovato, grazie alle idee originali e all’adozione di moderne forme di comunicazione multimediale, tutti i visitatori, dai più giovani agli anziani possono conoscere la storia di Giovanni Paolo II in modo esauriente ma anche accattivante. Nel Museo sono conservati circa 200 autentici cimeli legati alla vita di Giovanni Paolo II e alla sua famiglia e 140 eccezionali fotografie d'archivio. Ci sono anche sono nuove esposizioni composte dagli oggetti offerti da persone vicine a Giovanni Paolo II, come per esempio cimeli personali donati nel 2017 da Benedetto XVI.

- Il Museo attira tanti visitatori. All’inizio del mese di giugno si è avuto la notizia che milionesimo visitatore…

- E’ vero: la casa di famiglia di Giovanni Paolo II attira tanta gente. La maggioranza - oltre l'80% - sono polacchi, ma il Museo è anche la meta preferita di molti turisti stranieri. La maggior parte proviene dall'Italia - oltre il 5% di tutti i visitatori, altri dalla Francia, Stati Uniti, Spagna, Slovacchia e Germania. Tra i primi dieci figurano anche Brasile, Austria e Regno Unito. Fino ad oggi, il Museo ha ospitato i pellegrini provenienti da oltre 100 Paesi, anche così lontani ed “esotici” come l'Arabia Saudita, Barbados, il Burkina Faso, Gabon, Cuba, Mauritius, Costa d'Avorio, Nuova Zelanda, Cina, Zambia, Kenya e Sud Africa.

- Chi era il milionesimo visitatore?

- Il 7 giugno 2018 alle ore 12,10 avevamo il grande piacere di accogliere nel nostro Museo il visitatore numero un milione: è stata una polacca, Monika che, insieme con il suo marito, è arrivata a Wadowice da città di Kórnik. Io personalmente ho salutato la signora, offrendole un apposito certificato e la visita gratuita per tutto il gruppo di cui faceva parte.

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