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Vincenzo Maria Morelli: Arcivescovo e teatino

Nel 1792 il Pontefice Pio VI lo nomina Arcivescovo di Otranto

L'Arcivescovo Morelli |  | teatinos.org L'Arcivescovo Morelli | | teatinos.org

Il 25 aprile 1741, a Lecce, nasce un bambino che, in seguito, sarà ricordato dalla Famiglia teatina: Vincenzo Maria Morelli.

Arcivescovo, sacerdote, chierico regolare e professore di varie discipline, il nome del religioso è ricordato per esser stato un innamorato della parole del Cristo.

Educato allo fede ed allo studio, giovanissimo, entra nella Congregazione dei Chierici Regolari Teatini.

Fondati da San Gaetano da Thiene, per l'educazione del clero e la diffusione del vangelo, la Congregazione diffonde lo spirito della Riforma liturgica e l'insegnamento del Magistero della Chiesa.

Novizio e studente modello segue l'iter, filosofico e teologico, che lo porta a completare il proprio corso di studi. Dal 27 aprile 1757 è professo nell'Ordine e nel 1767 è ordinato sacerdote.

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I superiori, stimandone le non comuni doti di intelligenza e bontà, lo destinano all'insegnamento di Scienze matematiche e filosofiche a Verona.

Trasferito di comunità a Napoli, per diciassette anni, vi insegna le stesse materie, facendo amare quella scienza che conduce alle porte della santità.

In questi anni, assume anche la cattedra di Sacra scrittura, materia amata dal sacerdote per tutto il corso del proprio ministero.

Maestro dei novizi e prefetto dei professi, è scelto per la soda pietà e la devozione.

E' un modello di povertà, castità ed obbedienza, ma soprattutto di amore al vangelo ed alla carità che si fa attenzione per gli altri.

Nel 1792 il Pontefice Pio VI lo nomina Arcivescovo di Otranto. In quella terra, si dimostra da subito un pastore sollecito nell'essere vicino al suo popolo, con un'intensa opera di evangelizzazione e solidarietà. Da tutti è amato e ben voluto.

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Da vero teatino, intuendo l'importanza della formazione del clero promuove la cultura ecclesiastica, favorendo lo studio delle materie pastorali e della teologia.

Per venti anni guida, con amore  e cura,  la diocesi, divenendo un padre per i poveri ed i bisognosi. Non si contano i molti gesti di  bontà ed altruismo, nei confronti di chiunque bussasse alle porte dell'Arcivescovado.

Di carattere sereno e di intensa preghiera, tutelò la Chiesa ed i bisognosi, dimostrandosi tenace nel bene, anche, durante l'occupazione napoleonica nel meridione d'Italia.

Spirò, il 22 agosto 1812, a Sternatia, anelando a quei beni che aveva diffuso, con  sua la passione per il Cristo e i fratelli, nel corso dell'intera esistenza.

Il Venerabile Morelli è sepolto nella cattedrale di Otranto.