Advertisement

Chiusura del Giubileo, le iniziative nelle diocesi italiane

L'arcivescovo di Palermo apre la Porta Santa  |  | Guglielmo Francavilla L'arcivescovo di Palermo apre la Porta Santa | | Guglielmo Francavilla

“Fratelli e sorelle carissimi, al termine dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, ringraziamo con gioia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, perché in questo anno di grazia “ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. A tutti è stato offerto un tempo prezioso di misericordi e di conversione. Esprimiamo la nostra gioia e il nostro grazie per i tanti frutti di bene.

Di tutto questo rendiamo grazie a Dio, ricco di misericordia e di tenerezza. Esprimiamo la nostra gioia e il nostro grazie con le parole della Vergine Maria, nostra Madre. Cantando la misericordia di Dio, che si estende di generazione in generazione, chiediamo che il Signore continui ad effonderla sul mondo intero come la rugiada del mattino”. Con queste parole di introduzione al cantico del Magnificat, al termine dell’orazione dopo la Comunione, i vescovi delle chiese particolari in tutto il mondo concluderanno domenica 13 novembre le celebrazioni giubilari e chiuderanno solennemente il Giubileo in tutte le diocesi. Nella Bolla di indizione Misericordiae Vultus, Papa Francesco ha stabilito che l’Anno Santo si concluderà il 20 novembre, solennità di Cristo Re, con la chiusura della Porta Santa in San Pietro, mentre la domenica precedente, XXXIII domenica del Tempo ordinario, è fissata la chiusura nelle diocesi. Ogni curia diocesana ha già diramato le indicazioni per la celebrazione conclusiva: l’Eucarestia sarà unica - senza altre messe vespertine nelle singole parrocchie - e verrà celebrata nella cattedrale. Nelle altre chiese o santuari dove il Vescovo ha stabilito l’apertura di una Porta della Misericordia, si terrà una liturgia di ringraziamento presieduta da un delegato vescovile. In Italia, le celebrazioni di chiusura avranno luogo generalmente domenica 13 nel pomeriggio, in orari che vanno dalle 15 alle 20, con alcune anticipazioni a sabato 12. Se in tantissime diocesi la chiusura sarà costituita da un solenne pontificale officiato dal vescovo, in altre è stata scelta la coincidenza della conclusione giubilare per la celebrazione di altri eventi ecclesiali di particolare importanza per la diocesi. Vediamone alcuni.

Ad Aosta, Bolzano, Benevento, Lamezia Terme, Oppido Mamertina-Palmi e Nuoro nella celebrazione di chiusura giubilare verranno conferite le ordinazioni diaconali da parte dei vescovi Franco Lovignana, Ivo Muser,  Felice Acrocca, Luigi Cantafora, Francesco Milito e Mosè Marcia.

A Bergamo, la messa conclusiva delle 10.30 di domenica 13 novembre presieduta dal vescovo Francesco Beschi sarà preceduta da una “Notte Sacra” in cui verranno offerti una serie di undici concerti nelle chiese giubilari della diocesi.

Ultimo saluto, nelle diocesi lombarde di Como e di Crema, per i due pastori che lasceranno il loro incarico. Nella prima, il 13 novembre alle 15, il vescovo Diego Coletti si congederà dalla diocesi comasca, dove subentrerà proprio il vescovo di Crema Oscar Cantoni, che nella stessa domenica e alla stessa ora rivolgerà la sua ultima omelia alla comunità diocesana cremasca

Advertisement

A Cremona la chiusura del Giubileo coinciderà con la festa del patrono Sant’Omobono. Alle 17, nella Cattedrale, il vescovo Antonio Napolioni presiederà la celebrazione eucaristica della solennità patronale chiudendo l’Anno Santo della Misericordia. La Messa sarà preceduta dal tradizionale omaggio dei ceri al Patrono da parte dell’Amministrazione comunale. Alle 16.30 sul portone della Cattedrale sarà accolta la delegazione del Municipio guidata dal sindaco Gianluca Galimberti che alle 16.45, nella cripta dove è custodita l’urna con il corpo del Santo Patrono, offrirà al vescovo l’omaggio dei ceri.

A Milano domenica 13 novembre, prima domenica dell’Avvento ambrosiano, alle 17.30 l’arcivescovo, cardinale Angelo Scola, presiederà la celebrazione eucaristica vespertina nel Duomo di Milano e chiuderà la Porta Santa della Cattedrale. In questa occasione il cardinale Scola avvierà la sua predicazione d’Avvento, che avrà come titolo generale «Non temere, io sono con te» e come immagine il «Presepio», particolare delle Storie del Nuovo Testamento, vetrata istoriata del Duomo (XV secolo).

A Trento l’arcivescovo Lauro Tisi riceverà il pallio per le mani del nunzio apostolico Adriano Bernardini mentre a Venezia, domenica 13 novembre alle 15.30 nella basilica cattedrale di S. Marco, il patriarca Francesco Moraglia presiederà la Messa di ringraziamento, a cui  insieme ai fedeli e ai sacerdoti, sono state invitate anche le direttrici delle due carceri veneziane (S. Maria Maggiore/maschile e Giudecca/femminile), accompagnate da alcuni detenuti; a loro verrà consegnato il corrispettivo delle offerte raccolte nei pellegrinaggi marciani dell’Anno giubilare e destinate a sostenere iniziative che favoriscono le attività di socializzazione e lavoro per i detenuti e le detenute delle due strutture. Il contributo diocesano servirà per trasferire in un locale più ampio e più attrezzato il laboratorio di pelletteria utilizzato come ambiente di lavoro nel carcere maschile mentre in quello femminile andrà a finanziare una speciale attività formativa dedicata al teatro.

Piani e visite pastorali contrassegneranno alcune altre celebrazioni di fine Giubileo. A Bologna, l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi aprirà ufficialmente l'Anno del Congresso Eucaristico Diocesano; a Tivoli il vescovo Mauro Parmeggiani chiuderà la Visita Pastorale alle parrocchie iniziata nel gennaio 2011, mentre a Sessa Aurunca sarà indetta quella la prima Visita diocesana da parte del vescovo Orazio Francesco Piazza. A Locri il vescovo Francesco Oliva darà inizio all’anno pastorale, mentre ad Agrigento l’arcivescovo cardinale Montenegro, sabato 12 novembre 2016 alle 18 nella concattedrale di Santa Croce, chiuderà la Porta Santa e consegnerà alla Chiesa agrigentina il Piano Pastorale Diocesano 2016-17.

A Grosseto Il vescovo Rodolfo Cetoloni presiederà la Messa di ringraziamento e chiuderà la Porta Santa indossando la casula che San Giovanni Paolo indossò durante la visita alla città toscana il 21 maggio 1989 e che donò, al termine della Messa, alla parrocchia della Santa Famiglia che la custodisce da 27 anni. Il vescovo utilizzerà anche il calice che il Pontefice regalò, sempre in quella circostanza, alla Diocesi, mentre l’altare sarà impreziosito dal paliotto e dai candelieri usati per la Messa allo stadio. “Al termine della Messa - è detto in una nota dell’ufficio liturgico diocesano - tutti verranno invitati ad uscire dal Duomo. L’ultimo ad uscire sarà il vescovo, che chiuderà ufficialmente la Porta Santa. Proprio per dare il senso di uno “stacco” rispetto all’abitudine di vedere sempre spalancata, durante il giorno, la Porta Santa, il portale di destra della Cattedrale resterà chiuso per una settimana”.

Celebranti speciali a Livorno e a Civitavecchia. Nella città toscana, domenica 13 novembre, la concelebrazione eucaristica di conclusione del Giubileo alle 16.30 in Cattedrale sarà presieduta dal cardinale Camillo Ruini, mentre nel Duomo di Civitavecchia sarà il segretario del Sinodo dei Vescovi, cardinale Lorenzo Baldisseri, a presentare alle 15.30 alla comunità diocesana l’esortazione apostolica Amoris laetitia e a presiedere alle 18 la liturgia eucaristica.

More in Italia

A Montepulciano la chiusura dell'Anno Santo sarà contrassegnato dalla celebrazione del Giubileo delle corali e dei cori parrocchiali, che verranno diretti dal professor Gianni Bagnoli, incaricato dal Vescovo Stefano Manetti per questa speciale occasione. In Sicilia, ad Acireale, nell’ultimo giorno del Giubileo si terrà il Raduno Diocesano delle Confraternite e Comitati Festeggiamenti, un evento che avrà anche carattere giubilare, visto che la stessa sera di domenica 13 novembre il vescovo Antonino Raspanti procederà alla chiusura della Porta Santa con una solenne concelebrazione in cui sarà presente tutto il clero diocesano.

Celebrazioni all’aperto nelle diocesi colpite dal terremoto. Data l’inagibilità della Cattedrale di Sant’Emidio, ad Ascoli Piceno la conclusione dell’Anno Giubilare della Misericordia presieduta dal vescovo Giovanni D’Ercole si svolgerà domenica 13 novembre alle 16.30 in Piazza Arringo, dove i fedeli arriveranno provenendo in processione da 4 diversi punti della città.  A Fermo la celebrazione eucaristica delle 16 sarà all’aperto in una tensostruttura montata davanti alla Cattedrale, come pure a San Benedetto del Tronto, dove il vescovo Carlo Bresciani presiederà la messa nella piazza antistante la Cattedrale alle 15. Ad Assisi non è prevista una celebrazione particolare di chiusura, il vescovo Domenico Sorrentino presiederà la messa delle 10 a San Rufino domenica 13 novembre. Con una lettera al clero e ai fedeli della diocesi il presule ha spiegato ai fedeli che “la circostanza del terremoto, che ha provocato tanta sofferenza in Umbria e in regioni a noi vicine, ed anche a noi procura ancora ansia per lo sciame sismico tuttora in corso, ci suggerisce di rimanere fermi all’indicazione prudenziale di non promuovere assembramenti celebrativi, come inevitabilmente sarebbe una celebrazione diocesana, che potrebbero comportare un qualche rischio”. A Rieti l’Eucaristia di chiusura del Giubileo sarà presieduta dal vescovo Domenico Pompili sabato 12 novembre 2016 alle 17 presso la tensostruttura allestita dietro la Casa «Buon Pastore». 

A Frosinone e a Molfetta, in occasione della chiusura del Giubileo Straordinario della Misericordia, Poste Italiane ha concesso un annullo postale speciale con l’allestimento di una postazione di prodotti filatelici e un’edizione limitata di cartoline. Il ricavato della vendita sarà devoluto ai terremotati del centro Italia.

A Pompei, infine, in coincidenza con la chiusura dell’Anno Santo, si celebrerà la discesa del quadro della Madonna del Rosario, in  ricordo del 141° anniversario dell’arrivo della sacre effige mariana da Napoli alla città vesuviana.