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Padre Candido Amantini, un sacerdote secondo il cuore di Dio

P. Candido Amantini |  | Papaboys.org P. Candido Amantini | | Papaboys.org

In una stanza del convento della Scala Santa a Roma nella notte del 22 settembre del 1992 - 25 anni fa - si addormentava nel Signore il Servo di Dio padre Candido dell'Immacolata. 

E proprio, in questo giorno la Chiesa celebra liturgicamente la festività di San Candido.

Dalle testimonianze di coloro che erano presenti si racconta che, tanto era l'amore di padre Candido per il Signore, che prima di giungere all'incontro con Lui, sembra che ripetesse una strofa di “Tu scendi dalla stelle” (composta da Sant'Alfonso Maria de Liguori) e precisamente il verso “quanto ti costò l'averci amato”, pensando all'amore infinito di Colui che di lì a poco gli avrebbe spalancato le braccia con l'amore di un Padre che accoglie un figlio.

Padre Candido al secolo Eraldo Amantini (1914-1992), sacerdote passionista che ha operato nella diocesi di Roma come esorcista ufficiale.

Ricordare il servo di Dio per le doti di cui il Signore lo aveva ricolmato sarebbe riduttivo in quanto il Signore lo aveva reso “ricco” di tanto di più che il cuore generoso di padre Candido profuse nei confronti di tanti che bussavano al suo cuore.Si spese per il bene delle anime e della Chiesa senza misura come senza misura erano  i suoi personali talenti.

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Sacerdote, esorcista, laureato in Scienze bibliche, poliglotta (conosceva il latino, l'ebraico, il sanscrito, il tedesco, il francese) per anni professore di Scienze bibliche, nello studentato del suo ordine religioso ricoprì tali incarichi con ordinaria straordinarietà. Questo è ciò che colpiva di lui in coloro che per vari motivi si avvicinavano al suo confessionale, era una persona molto serena ed infondeva pace.

Quando nel 1929 fece il noviziato nel convento passionista dell'Argentario (ovvero l'anno che prova la vocazione di coloro che entrano in un istituto religioso) scelse il nome di Candido dell'Immacolata proprio per il grande amore che lo legava alla Madre di Dio.Tanto grande era la sua devozione per la Madre del Redentore che non solo la sua preghiera preferita era il Santo Rosario ma scrisse anche un testo di ottima impostazione teologica sul mistero della vita di Maria. Questo si intitolava “Il mistero di Maria” nel quale analizza con amore di figlio e approfondimento di teologo la figura della Madonna. 

Ma di lui ciò che più colpiva era il suo profondo senso di umiltà e di preghiera. Di lui ebbe a dire San Pio da Pietrelcina “è un sacerdote secondo il cuore di Dio”.

Il processo di beatificazione è stato aperto il 13 luglio 2012.

 

 

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